Territorio
Biblioteca civica, siglato un protocollo per il trasferimento temporaneo dei libri
Gli scatoloni contenenti i libri sono pronti a lasciare ‘casa’. Avverrà entro dicembre il trasloco dei volumi contenuti presso la biblioteca Civica di Cosenza che saranno custoditi temporaneamente in parte presso la Biblioteca Nazionale e, in parte, all’Archivio di Stato, per consentire i lavori del CIS che interesseranno il Palazzo dell’Accademia cosentina, la Torre Libraria e gli altri locali del complesso di Santa Chiara. Lo ha stabilito il protocollo d’intesa, sottoscritto tra il Comune di Cosenza, l’Accademia cosentina, la Biblioteca Civica, il Ministero della Cultura e inoltre, la Provincia di Cosenza, il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Calabria e il Responsabile Unico del CIS, e illustrato lunedì a Palazzo dei Bruzi. La sala è gremita. Presenti cittadini e rappresentanti delle associazioni, segno tangibile che le sorti dell’antico ente stanno a cuore a tanti. “Qualunque sarà la sorte della Biblioteca Civica, la certezza è che il patrimonio resterà sempre e comunque fisicamente a Cosenza”. Rassicura sin da subito i cittadini il sindaco Franz Caruso. A fornire ragguagli sullo stato di salute dello storico presidio culturale cittadino è Antonio d’Elia, presidente dell’Accademia Cosentina e della Biblioteca Civica: “La biblioteca civica versa in uno stato di salute disastroso. Non c’è un archivio, non c’è una catalogazione, alcuni testi non sono stati ancora ben ricollocati”. Parole dure ma cariche di sincerità quelle del presidente d’Elia, che ricorda la forte situazione debitoria dell’Ente. Il Comune di Cosenza ha già versato 100mila euro. A questo aiuto ne farà seguito un altro, “Spero- l’augurio del primo cittadino- di poter dare un buon contributo”. Cinque milioni di euro. A tanto ammonta la cifra destinata dal CIS agli interventi di adeguamento sismico, efficientamento energetico, restauro, conservazione e rifunzionalizzazione che interessano i locali del Palazzo dell’Accademia e del complesso di Santa Chiara. I volumi sono stati sottoposti a trattamenti di sanificazione e disinfestazione dalle muffe, prodromici al loro inscatolamento per il successivo trasferimento provvisorio, soprattutto con riferimento ai volumi che rientrano nelle categorie dei preziosi e rari. Sette Km lineari di libri. A seguire con cura certosina lo stato di salute dei preziosi volumi sono professionisti. Il presidente d’Elia ha anche sottolineato che la Soprintendenza “ha attivato un processo di digitalizzazione e di restauro delle pergamene che verranno poste sulla piattaforma del Ministero, resa accessibile a tutti”. Per la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria è intervenuto il funzionario delegato Francesco Megalizzi che ha detto: “Abbiamo deciso di lottare per difendere questo patrimonio perché ci crediamo. La Torre libraria sarà completamente restaurata, sarà a prova antisismica e avrà un cuore nuovo. Tutto il deposito sarà gestito dall’intelligenza artificiale e verrà progettata in modo da accogliere altre collezioni librarie. Nel protocollo d’intesa diamo delle indicazioni su come conservare i libri. Ci sono dei valori di temperatura e di umidità, oltre che di illuminazione, da rispettare”. L’intervento di Megalizzi è stato poi integrato dall’archivista Gemma Anais Principe che ha ricordato il lavoro di restauro, digitalizzazione e catalogazione del patrimonio archivistico, svolto da professionisti calabresi. Presenti la direttrice della Biblioteca nazionale Adele Bonofiglio che ha parlato di “asset di collaborazione virtuoso che può essere un esempio da seguire” e la direttrice dell’Archivio di Stato, Maria Spadafora, che ha lodato il “lavoro immenso svolto dagli archivisti”.