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Braglia: abbiamo perso per colpa nostra
Il tecnico del Cosenza pacato: "non possiamo perdere così, Falco non doveva rimanere solo. La responsabilità qua è tutta mia".
Il mare, alla fine, ha risucchiato definitivamente la “triremi” rossoblu, la quale era riuscita a riemergere dopo due ondate che l’avevano fatta scendere nel profondo degli abissi (i gol di Venuti e Palombi). Tutino, con una doppietta, è riuscito a risollevare, ma alla fine la botta di Falco è stata letale.
Una sconfitta molto dura perché i Lupi potevano approfittare della sconfitta del Crotone e attenuare il Padova, vincente ad Ascoli. “Secondo me – afferma seccato Braglia – ci siamo complicati da soli. Abbiamo detto… attenzione alla velocità di Palombi e noi l’abbiamo lasciato solo. Siamo tutti colpevoli, ma quello che mi fa arrabbiare e che abbiamo perso una partita. Purtroppo come tira il vento, ci fanno gol. Ci vuole testa, perché nel corso della gara facciamo dei piani erratti. Vuol dire che i nostri problemini li abbiamo”. Il problema principale, secondo il tecnico dei Lupi, è lo studio della partita da parte dei suoi: “l’errore grosso è l’interpretazione della gara da parte nostra. I primi 25 minuti – continua – li vedevo totalmente diversi da questo inizio campionato. Molti calciatori erano in difficoltà. Siamo partiti male e questo ci ha fatto acuire di più il problema”.
La sorpresa di oggi è stato l’ingresso in campo, dal primo minuto, di Matteo Di Piazza. “Di Piazza – commenta Braglia – ha fatto una serie di allenamenti paurosi. Considerato il mal di schiena di Maniero (anche se non è questo il problema) abbiamo pensato di fare dei cambiamenti. In campo, poi, Di Piazza tende ad isolarsi. Non è colpa sua. Oltre a me, la responsabilità è anche di altri calciatori”. Battuta finale sulla squadra: “Se la squadra è stata fatta così, non ne discuto. Le responsabilità sono tutte mie. Abbiamo fatto una miriada di errori. Non può entrare uno nei due centrali e dargli la possibilità di calciare. Oh ragazzi esiste il fallo. Falco non andava lasciato solo”.
Tutino era riuscito a far convergere tutte le vocali dello stadio nella decantazione del suo cognome al momento del secondo gol, che aveva prepotentemente riaperto le sperenzei dei Lupi. Così non è stato. “Eravamo riusciti a rimettere in piedi un’intera partita. Non ci aspettavamo – afferma Tutino – una loro fortissima partenza, noi non abbiamo avuto la loro stessa intensità. Nel secondo tempo eravamo più attenti mentalmente, ma Falco ha fatto un gol strepitoso. Il calcio purtroppo è anche questo”. Ma cosa o dove si è sbagliato: “eravamo protesi troppo in avanti – risponde – ma non è questo il problema. Loro erano in inferiorità numerica nelle azioni, e la colpa è stata nostra sbagliando una palla in uscita. Potevamo fare sicuramente meglio. Ora dobbiamo lavorare”. Tutino con le reti di oggi si classifica come capocannoniere del Cosenza: “do sempre il massimo. Il primo gol è nato su una bella palla di Baez, che devo ringraziare anche per il secondo. Il boato del San Vito è fantastico, imparagonabile con le altre squadre in cui ho militato. Il ruolo? Non mi cambia nulla, cerco di dare sempre il massimo. Il mister mi ha detto che devo dare qualcosa in più perché posso farlo”.
Dopo la sosta si volerà dritto dritto verso il derby contro il Crotone: “la sosta per noi è un problema. Dovremo essere molto bravi a preparare la partita contro il Crotone. Loro vorranno sicuramente vincere”.