Bravo Cosenza, adesso le ultime cinque finali

Analisi del match contro il Monopoli, la partita più emozionante del campionato bruzio. Tifosi premiati dal gol di Parigi al 94'. Intanto il Lecce ha perso in casa col Matera, domani sera il Foggia ospita il Catania. E settimana prossima ci sono Foggia - Casertana e Cosenza - Benevento...

Alla fine il gol di Parigi ha fatto lanciare qualche migliaio di urlo a tutti e quattro angoli del Pianeta. Perché – la prima cosa emersa subito dopo la vittoria di Monopoli – è stato leggere sui social come gli aficionados rossoblù siano veramente a tutte le latitudini. Mai, da anni probabilmente, una partita come quella in terra pugliese, era stata così tanto ricca di pathos. Veramente al cardiopalma, per i deboli di cuore. E come accade quando finisce bene – e allora sì che tutto è bene – la sportiva sofferenza si tramuta in un sospiro di felicità, e di calcistica speranza. D’altronde, è questo il bello del calcio. Lo ha detto anche il giovane Parigi negli spogliatoi del Veneziani, che per un attaccante è delirio di gioia regalare i tre punti alla sua squadra a due passi dal gong. Bottino pieno importantissimo per il Cosenza di Giorgio Roselli. Nonostante la partita fosse stata già vinta, poi potenzialmente chiusa, poi persa. Alla fine, portata a casa, in fondo meritatamente. Perché, al di là di quei 10 minuti di orgoglio locale, il Cosenza a Monopoli ha fatto la sua signora partita. Per la seconda gara consecutiva, ha gonfiato la porta avversaria per tre volte, e peccato che abbia subito altri due gol, dopo i clamorosi quattro presi tra le mura amiche dal Lecce. Queste ultime due partite, in fondo, rappresentano un’anomalia nell’intero campionato rossoblù. Oppure, possono essere, a fine stagione, un’inversione di rotta. Le squadre che lottano per un posto al sole o per non perdere la categoria ormai hanno poco da perdere, e soprattutto lassù bisogna vincere più partite possibile, per guadagnare i play off. Il discorso di certo vale per il Cosenza, che nelle ultime gare aveva fallito più di una volta, pareggiando in casa con la Paganese e perdendo con il Lecce, e ancora perdendo a Matera, facendo bottino pieno solo a Rieti contro l’ormai retrocessa Lupa Castelli. I giocatori rossoblù e il tecnico, nel corso della settimana, erano ben consci che gli errori contro i salentini non dovevano essere più ripetuti ed anzi, che a Monopoli solo uno sarebbe stato il risultato buono: la vittoria. E vittoria è stata. Caccetta e Fiordilino hanno preso in mano le chiavi del centrocampo rossoblù senza troppo subire, anche tenendo un buon ritmo, questo a dimostrazione che fisicamente il Cosenza c’è. Mobilissimi, nel 4-3-3 ancora scelto dal tecnico umbro, Cavallaro e Statella, che spesso sono retrocessi ad aiutare i compagni, tentando di offrire, in tandem dell’uno o dell’altro con Arrighini, soluzioni all’attacco rossoblù. Il numero nove ha avuto il merito, dopo aver sbagliato un gol fatto, di aprire la gara, dopo un’azione straordinaria di Beppe Statella sulla destra. Per l’esterno rossoblù, la migliore gara da quando è in riva al Crati. Nell’economia della vittoria, il raddoppio subitaneo, di petto, dello stesso Statella, è stato decisivo per il computo finale dei gol. E meno male che l’ennesimo errore di Cavallaro dagli undici metri non ha significativo la perdita di altri punti decisivi per il Cosenza, dopo i due casalinghi contro la Paganese.

La classifica è in evoluzione. Il Lecce ha perso in casa contro il forte Matera, che continua a tenere il fiato sul collo delle prime cinque. La Casertana ha vinto a Rieti, non senza qualche ambascia, mentre domani sera toccherà al Foggia, che allo Zaccheria ospita il Catania. Non un match facile, in attesa, sabato prossimo, del big match della giornata Foggia – Casertana. Da quello, come ha detto Roselli, dipenderà ogni studio sulla tabella di marcia del Cosenza da qui alla fine. Lunedì prossimo, in posticipo serale, al San Vito – Marulla arriva la capolista Benevento, che ha battuto 3-2 l’Ischia. Finora il Cosenza ha fallito i match decisivi e più sentiti del campionato. Forse sarà meglio non caricare troppo la partita, lasciare liberi i ragazzi di lavorare. Alla fine ne mancano sei.