Cultura
“Bussole di un nuovo umanesimo” presentato alla Lateranense
A Roma la presentazione del volume di Mandato con le relazioni dei docenti PUL Lorizio e Padula e del direttore del sir Vecchiarelli.
La libreria Romani, all’interno della Pontificia Università Lateranense, ha ospitato la presentazione del volume “Bussole di un nuovo umanesimo” del giornalista Fabio Mandato. Il dibattito è stato moderato dal sociologo Massimiliano Padula, docente di comunicazione alla Pul, mentre la relazione introduttiva è stata affidata al teologo Giuseppe Lorizio, docente di teologia fondamentale presso la stessa università pontificia. “Un libro agile ma non frivolo, nei quali la riflessione si intreccia con la biografia. Questo intreccio è importante perché non si pone una riflessione astrusa dalla vita, perché in fondo ogni teologia – qui si tratta di questo – è biografia e ha a che fare con l’esistenza”. Lorizio ha evidenziato la genuinità del testo, insieme alla ricerca di “un giovane che si impegna a riflettere su qualcosa di decisivo per il nostro tempo e lo fa anche mostrando una documentazione e una cultura che vanno in profondità”.
Alcuni dei temi trattati nel volume sono stati richiamati proprio da Padula, che ha individuato alcune parole chiave interessanti per il sociologo, come quella di “comunità organizzata”, di “techne”, di “ethos”, o gli stessi focus sulla fraternità e sulla paternità. Spazio e riflessione anche sul tema del rapporto uomo – macchina nel tempo dell’antropocene e quello di tarda modernità. “Il cristianesimo è il padre della modernità – ha detto ancora Lorizio – Dobbiamo essere orgogliosi di essere occidentali, cristiani, e moderni”. Su impulso di Padula, che ha ricordato la missione della stampa cattolica diocesana “a servizio dei territori”, è intervenuto Amerigo Vecchiarelli, direttore di Agensir, che ha voluto cogliere il messaggio di “Bussole di un nuovo umanesimo” a partire “dalla persona e dalla testimonianza” dell’autore. “In questo testo emerge il cuore di Fabio, di una persona alla ricerca e che in qualche modo è stata già cercata e trovata”, ha detto il giornalista. Tra i temi affrontati da Vecchiarelli, anche quello della crisi della paternità. “È vero che la Chiesa vive una crisi di paternità, ma è anche vero che ha dentro di sé, e da sempre, gli anticorpi per far rinascere questa paternità. La scopriamo in tanti padri di famiglia, in tanti sacerdoti”. Ha concluso Mandato, che ha evidenziato il messaggio principale del volume: “in un tempo che possiamo definire di crisi o di transizione, mentre mutano i linguaggi, le sensibilità, i costumi, mentre facciamo fatica a rintracciare i valori e i fondamenti, in un tempo spesso superficiale, le bussole per ripartire posso essere la paternità di Dio e la fraternità fra gli uomini”. Mandato ha evidenziato che “Bussole”, “pur essendo un libro di editoria religiosa, non ha per protagonista Dio, ma l’uomo immerso nella storia”. Per questo, richiamando la necessità di “vedere i segni dei tempi”, l’autore ha sottolineato la costante tensione tra kronos, kairos e vita eterna”. Infine, richiamando anche al tema della sinodalità, Mandato ha parlato di fraternità come “prossimità dello sguardo”.