Caritas Internazionale, sarà una catastrofe umanitaria. Serviranno aiuti

Parolin: chi ha in mano i destini del mondo ci risparmi dagli orrori della guerra

Nel giorno in cui la crisi in Ucraina è precipitata in un conflitto, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha rilasciato ai media vaticani la seguente dichiarazione:

Di fronte agli sviluppi odierni della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato ieri al termine dell’Udienza generale. Il Papa ha evocato «grande dolore», «angoscia e preoccupazione». Ed ha invitato tutte le Parti coinvolte a «astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni», «destabilizzi la convivenza pacifica» e «screditi il diritto internazionale». Questo appello acquista una drammatica urgenza dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino. I tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà. Ma c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra. Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo — lo faremo il prossimo Mercoledì delle Ceneri — per la pace in Ucraina e nel mondo intero.

La caritas Internazionale si attiva perchè sarà una catastrofe umanitaria. 

La Confederazione Caritas lancia un appello d’emergenza per sostenere il lavoro di Caritas Ucraina. Il programma mira a sostenere le persone colpite dal conflitto con cibo, acqua potabile, alloggi sicuri e kit per l’igiene, oltre a garantire un trasporto sicuro alle persone vulnerabili per raggiungere i loro cari e le aree sicure. “Abbiamo bisogno del vostro sostegno per avere la possibilità di rispondere alla crisi umanitaria e assistere le persone colpite dalla guerra”. Già dalla fine dell’estate 2021, in particolare nell’Ucraina orientale, Caritas ha preparato la risposta umanitaria per la possibile escalation del conflitto in modo da rafforzare la propria rete e aumentare la propria capacità nonché formare personale e volontari. Sono stati inoltre pre-posizionati temporaneamente dei centri per accogliere e garantire l’assistenza agli sfollati interni, il cui numero molto probabilmente aumenterà considerevolmente in seguito all’inizio dell’intervento militare. I numeri dell’emergenza sono già drammatici: “Prima dell’attacco su entrambi i lati della linea di contatto – aggiunge Stawnychy – vi erano già almeno 2,9 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria. Ora questi numeri sono destinati ad aumentare”.

Caritas Ucraina è sostenuta da 36 organizzazioni della Confederazione Caritas nell’assistenza alla popolazione bisognosa. “Non possiamo ignorare le tragiche implicazioni umanitarie di questa guerra», afferma il segretario generale di Caritas Internationalis Aloysius John. “È dovere della comunità internazionale proteggere il popolo ucraino e garantire che abbiano accesso all’assistenza umanitaria”. Caritas Internationalis ribadisce la necessità che tutte le persone, in particolare le più vulnerabili, possano accedere all’assistenza umanitaria e che sia garantita la libertà di movimento per coloro che fuggono dal conflitto. “Siamo tutti chiamati ad agire. Quello che sta accadendo in Ucraina sta mettendo in pericolo la stabilità e la pace internazionale e, come ha sottolineato il Santo Padre, sta “screditando il diritto internazionale”. Chiunque desideri sostenere l’opera di Caritas Ucraina può farlo attraverso questo sito internet.