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Catanzaro – Cosenza: i precedenti
Ceravolo tabù per i lupi dal 1950.
Rieccoci ad una nuova pagina di storia di questo grande libro che è il derby della Calabria, quello che andrà in scena domenica al Ceravolo, e vedrà contrapposti il Catanzaro di Massimo D’Urso, il quale deve fronteggiare la partenza sottotono della sua squadra, e il Cosenza di Giorgio Roselli reduce da una brutta sconfitta riscossa in quel di Messina. Catanzaro-Cosenza rappresenta una partita cruciale, sentita da entrambe le piazze, testimoni di passati gloriosi in altre categorie. Questa partita mantiene sempre il suo fascino. E’ un il match clou, in cui vi è in ballo soprattutto la supremazia territoriale e, quindi, per entrambe, è vietato perdere. PRECEDENTI. Le statistiche al Ceravolo sorridono ai giallorossi: ben 14 successi del Catanzaro, uno solo quello del Cosenza e 6 i pareggi. Per i Lupi il Ceravolo è un tabù, in campionato, dal lontano 1950. Il primo derby in assoluto venne giocato proprio in questo stesso medesimo stadio il 5 ottobre del 1930 e le Aquile si imposero per 2-1 dopo il vantaggio iniziale del Cosenza con capitan Cava, ribaltato dai due gol di Costa. Identico risultato nell’anno seguente. Nel 1932/1933 trionfo per 4 a 0 e due anni dopo una vittoria pesantissima di 8 reti a 0 per i giallorossi. Seguirono due 0-0 nel 1945/46 e 1946/47, gli anni subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Si arrivò con il 3-0 locale nel 1948/49 e al primo successo esterno targato rossoblù. Correva la stagione 1949/50. Nel primo tempo della gara l’arbitrò assegnò un calcio di rigore per le Aquile. Sulla battuta si presentò Codeluppi, ma venne ipnotizzato dal portiere Gisberti che riuscì, dunque, a parare. Al 25° il gol della svolta firmato Begnini. Di li in poi i Lupi non riuscirono più ad imporsi, eccetto nella recente Coppa Italia (e quindi non campionato) dello scorso anno quando la truppa di Roberto Cappellacci espugnò il Ceravolo con le reti di De Angelis e la doppietta di Sassano lanciando il Cosenza in quella che fu la cavalcata trionfale culminata nella doppia finale (andata 8 aprile e ritorno il 22), stravinta, dai rossoblu con Roselli allenatore. Dal 1950 seguirono disfatte (2-0 ’50-51, 3-2 ’51-52, 1-0 ’52-53) passando per due pareggi di 1-1 (1958/59 e 1961/62) ai cinque acuti del Catanzaro (1-0 ’62-63, anno nel quale il derby venne giocato per la prima volta in Serie B, 2-0 ’63-64, sempre in cadetteria, 4-1 ’84-85, nella Serie C1, 2-0 ’86-87, 3-0 ’88-89, con ritorno in B e la tripletta siglata da Palanca). Infine, nel 1989/90 termina con un pareggio. La partita delle partite tornerà dopo ben 19 anni di assenza nel 2008/09 di nuovo a reti bianche. Ultimissimo precedente, la vittoria della scorso anno per 1-0 con la rete di Bernardo. In quel match, però, il Cosenza non meritò di perdere giocando bene e sprecando molto. Arrigoni, in avvio, centrò una clamorosa traversa dai 45 metri. ARBITRO. Sarà il signor Andrea Tardino di Milano a dirigere il derby. Col Catanzaro ha soltanto un precedente, 1-1 a Foggia del 26 ottobre 2014, mentre con i Lupi ne ha 3: Cosenza-Sorrento 1-1 (15 settembre 2013), Tuttocuoio-Cosenza 1-2 (5 gennaio 2014) e Cosenza-Lecce 1-0 (15 marzo 2015). SITUAZIONE. Il Cosenza si trova con 4 punti in classifica, mentre il Catanzaro ne ha 1. I Lupi hanno totalizzato una vittoria, un pareggio e una sconfitta, e i cugini 3 sconfitte e un pareggio. Le Aquile si trovano in fondo al gruppo e, in settimana, la società ha dato fiducia al tecnico D’Urso, ma l’ennesima sconfitta interna potrebbe compromettere il suo futuro sulla panca giallorossa. Roselli viene certo da una sconfitta a Messina, ma è in una condizione decisamente migliore rispetto al collega. Ovviamente chi riuscirà a prevalere in campo e a portare a casa la vittoria godrà soprattutto dell’entusiasmo della rispettiva tifoseria. Signore e signori il derby apre le porte. Per la gloria!