Celico vuol diventare “Città”

Approvata la delibera per il conferimento del titolo concesso dal presidente della Repubblica. Decisiva la figura di Gioacchino da Fiore, che ebbe i natali nel paese. 

Il comune di Celico il 30 novembre ha approvato la delibera per il conferimento di titolo di “citta”. Titolo puramente onorifico che viene concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Interno ai comuni insigni per la loro storia, e per l’attuale importanza civica e culturale. Il comune di Celico  – spiega l’assessore alla cultura Mario Scalise – vanta un importante passato , connotato da concittadini illustri come l’Abate Gioacchino da Fiore nato a Celico intorno al 1130, da ricchezza culturale ed antiche tradizioni di grande interesse storico. Lo testimoniano gli immobili e chiese di notevole pregio artistico ed architettonico presenti sul territorio. La storia di Celico è legata a quella dell’abate Gioacchino, che vi ebbe i natali, e la sua casa viene collocata storicamente dove sorge attualmente la chiesa dell’Assunta. “E lucemi da lato/il calavrese abate Gioacchino/di spirito profetico dotato” scrisse Dante nella sua commedia dell’Abate. Questo fece di Celico – continua Scalise – il centro più importante degli antichi casali , divenendo meta di pellegrinaggi e frequentato da uomini di cultura. Come altri comuni della presila, Celico fu uno degli antichi “casali”, dell’Universitas Casalium di Cosenza. Sulle alture celichesi i cosentini cercarono rifugio intorno al decimo secolo, inseguito alle incursioni saracene verso la città capoluogo. L’agglomerato degli storici casali presilani prende il nome di Casali del “Manco” perchè collocati alla “manchia”, antico termine cosentino che indica un luogo particolarmente freddo, esposto al nord. Gli storici stabilirono che il paese, sia sorto poco prima dell’anno 1000. Oggi Celico è un borgo della presila cosentina, con 2510 abitanti il suo territorio si estende fino al Parco Nazionale della Sila e include in parte il lago Cecita. Importante il suo artigianato come: la produzione di  lana, seta e tessuti. L’agricoltura è ancora di notevole importanza, e comprende prevalentemente la zootecnica e la pataticoltura. Presente sul territorio un museo delle tradizioni rurali e degli antichi mestieri. Siamo convinti – conclude Scalise – Celico ha tutte le caratteristiche per diventare “città”, ed avere  tante altre opportunità di crescita.