Ciancio: “Cosenza, fammi rimanere”

Simone Ciancio è uno dei leader di questo Cosenza 2016 che cerca di regalare soddisfazioni ai propri tifosi. A metà settimana, a tre giorni dal match contro il Monopoli decisivo per il prosieguo del torneo rossoblù, la sconfitta contro il Lecce reca ancora qualche amarezza, pur nella consapevolezza che il Cosenza è squadra d’alta quota. “Era importante, è andata male sul piano del risultato, perché sul piano dell’impegno non possiamo dire niente. Abbiamo giocato contro una signora squadra e ci hanno fatto gol su quattro nostri errori che di solito non facciamo. Ora dobbiamo pensare partita dopo partita per riprenderci questo posto nei play off”. Ma la squadra ci crede? “L’obiettivo nostro è fare il massimo. Ora siamo fuori a due punti con 6 partite da giocare e 2 scontri diretti in casa. Dobbiamo portare punti a casa e fare il massimo perché sono sei finali, e non è una frase fatta”. Sabato si va a Monopoli, per i pugliesi match delicato, perché nelle ultime gare si sono ritrovate in piena lotta per la salvezza. “La loro squadra non sta bene mentalmente e dobbiamo essere bravi a sfruttare le loro debolezze, partire forte, ce la possiamo, anzi ce la dobbiamo fare” – la convinzione di Ciancio, che fa capire l’importanza del match e come lo stesso spogliatoio silano lo attenda particolarmente. Situazioni fisica buona per il terzino bruzio. “Adesso ho qualche problemino alla coscia ma in questo momento sto bene. Diciamo che sabato scorso ho fatto una buona gara in fase offensiva, mentre in quella difensiva sul terzo gol mi assumo tutta la responsabilità perché non dovevo uscire sull’uomo. Il reparto difensivo, che di solito è il nostro più forte, è andato un po’ in difficoltà. Se concedi due o tre errori al Lecce ti puniscono. Abbiamo commesso degli errori collettivi, tipo nel caso del quarto gol, quando abbiamo sbagliato tutto il reparto, mentre sul secondo gol potevamo far fallo subito sulla loro ripartenza”. Il futuro di Ciancio? La risposta è amara. “Non ho visto nessuno e nessuno si è fatto sentire. Vediamo, speriamo, io vorrei rimanere qua, ma se la società non si è fatta risentire diciamo che è più un problema della società. L’intenzione è voler rimanere, anche perché alcuni di noi stiamo già attirando l’attenzione di altri club”.