Editoriali
Con il vento sovranista sono tornati i Lillipuziani
Forse nel 1938 don Nicoletti si era sbagliato! Ma PdV è pronta a mettersi nuovamente in piedi
Sul numero 27 di PdV del 30 settembre del 1938 don Luigi Nicoletti, qualche mese prima della pubblicazione delle Leggi Razziali del 15 novembre successivo, si prendeva gioco dei fascisti annunciando l’invenzione della nuova razza degli Ariani e la paragonava ai Lillipuziani. Ma si sbagliava. I Lillipuziani esistono, sono cattivelli e minacciosi, fanno uso dei social e si nascondono nell’anonimato. Una recente ricerca scientifica ha dimostrato la loro esistenza. Compaiono e scompaiono con il vento sovranista. Sono girovaghi e frequentano parlamenti, piazze e anche gli stadi. Sussurrano nelle orecchie di tanti le stupidità più assolute perchè le ripetano come pappagalli. Si divertono un mondo a vedere gli uomini azzuffarsi nei salotti televisivi. Hanno fatto una grande festa, di recente, quando sono riusciti a disturbare anche una partita di calcio confondendo il grande giocatore, Balotelli (sic!) che ha calciato il pallone verso la tribuna e non la porta. Ridono a crepapelle quando convincono i politicanti e i pennivendoli che non ci sono razzisti e qualche piccola violenza accaduta qua e là nei confronti di chi ha il colore della pelle diversa dalla nostra (magari anche bambini) è solo un atto di giustizia, magari una legittima difesa. I lillipuziani, rigorosamente bianchi e dalla voce tonante, si nascondono nelle foreste del Nord con buona pace del caro don Nicoletti che ancora non aveva potuto attingere alle nuove ricerche scientifiche che la modernità ci ha consegnato. Caro don Nicoletti le piazze ricominciano a riempirsi di folle che urlano, che battono le mani ad ogni sciocchezza ma possiamo garantirti che PdV è sempre qui, piccola voce, pronta a rimettersi in piedi.