Cultura
Conosci il Padre, Il Cristo e lo Spirito Santo?
Un piccolo volume di spiritualità pubblicato nel 2005 da Špidlík che supporta la nostra preghiera
“Conosci il Padre, Cristo e lo Spirito?”, una domanda che spesso ci siamo fatti nel corso del nostro cammino di fede e che è anche il titolo di un libello, pubblicato nel 2005 dalla casa editrice Lipa, scritto del cardinale Tomáš Špidlík, che è stato un insigne filosofo e teologo contemporaneo di origine ceca. È un libro che, in bellezza e in semplicità, con taglio divulgativo, restituisce tutta la pienezza del mistero trinitario, descrivendo nelle tre sezioni in cui è diviso “i tratti più significativi delle Persone divine”.
Nella prima parte dedicata a Dio Padre, Špidlík ci porta sin dentro al cuore della rivelazione di Cristo e dello Spirito, che è l’amore del Padre, ricordandoci sin dall’esordio che “l’idea della paternità divina” è un concetto presente in altre religioni antiche e pagane, ma che solo Gesù è l’unico che “ha osato”, dal punto di vista degli Israeliti, invocare Dio non solo come padre, ma soprattutto come “Abbà”, parola che indica l’intima e personale relazione tra Gesù Cristo e il Padre.
Nella seconda parte l’autore “raccoglie la memoria spirituale dei Padri della Chiesa per mettere in luce alcuni aspetti della figura di Cristo, che hanno ispirato” e ispirano ancora oggi “il messaggio evangelico.
E, infine, la terza sezione è dicata alla terza Persona della Trinità: lo Spirito Santo. Significativo il dialogo tra il monaco stilita, Serafino di Sarov e Nicola Motilov che “rivolse” al santo russo alcuni dubbi sulla finalità della vita cristiana, di cui ne riportiamo solo una breve parte. Allora Serafino gli rispose: “La preghiera, il digiuno, le veglie e tutte le altre opere del cristiano, per quanto eccellenti in sé, non sono il fine della vita cristiana, benché siano i mezzi indispensabili per raggiungerlo. Il vero fine della vita cristiana consiste nell’acquisto dello Spirito Santo”. “Che acquisto – chiese [Nicola] a Serafino. Non capisco bene”. Allora, il monaco rispose: “Tu capisci cosa vuol dire guadagnare del denaro. Ebbene, è esattamente la stessa cosa per l’acquisto dello Spirito divino. Le mercanzie sono le azioni virtuose compiute per Cristo; esse ci procurano la grazia dello Spirito Santo, senza la quale nessuno si salva né può salvarsi. Ma soprattutto è la preghiera che ce la dà. Grande è la forza della preghiera. Per mezzo suo siamo ammessi a parlare al nostro Salvatore e Signore”.
E, in questi giorni di quarantene presenti e future, che ci rende “immobili” all’azione fuori dalle nostre dimore è essenziale dedicare anche del tempo alle “buone letture ispirate”; il volume di Špidlík può ispirarci e guidarci nella preghiera, invitandoci a dialogare con il Dio unitrino costantemente, in ogni nostro giorno, in ogni nostra opera, in ogni nostra caduta; preghiamo, anche quando le nostre preghiere “sono imperfette”, arrabbiate, impoverite dalla contigenza di questi giorni. E speriamo: anche quando reclamiamo giustizia, ma preghiamo con cuore sincero e abbandonato all’azione della divina grazia operante su di noi. Lo Spirito Santo le purificherà, le eleverà e ci riporterà al Padre e al Figlio, il Cristo nostro Redentore, restituendoci un cuore puro e guarito da ogni umana debolezza.