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Cosenza, che grande cuore hai!
Ci sono tutti gli ingredienti per celebrare il carattere della Roselli's band. Arrighini si è sbloccato dopo la difficile trasferta di Lecce. Perina una sicurezza. Criaco da applausi. Con questo gruppo, capace di vincere anche in dieci, il Cosenza fa felici i tifosi
Squadra di grande carattere.I Lupi hanno dimostrato una grande unità di gruppo che li ha portati a ribaltare il vantaggio iniziale del Monopoli e arrivare alla vittoria finale. Seppur in 10, con una sola punta, Arrighini, in avanti, la banda Roselli sfodera l’orgoglio e il sacrificio. CENTROCAMPO. Il vantaggio-lampo del Monopoli con Gambino (arrivato al 3° del primo tempo) ha tramortito il Cosenza. Fino al 10° ha effettuato varie incursioni in “terra” pugliese senza la giusta efficacia e organizzazione mostrando la nota confusione. In seguito, macinando gioco, i rossoblu riescono ad immolarsi nell’area monopolitana. Arrigoni ha svolto un buon lavoro in fase di interdizione e di creazione di gioco con Fiordilino apparso meno brillante delle scorse prestazioni. Dal centro, la palla passava sugli esterni dove Statella (non proprio al meglio), Criaco e Ciancio creavano grossi patemi agli ospiti come nel caso del pareggio: Ciancio dalla destra prova il traversone che, leggermente sporcato da Tarantino, trova la testa di Arrighini dove l’attaccante è abile a battere a rete. Criaco ha fatto da spola per tutti i reparti. Rientrava e partiva senza mai fermarsi. Inoltre, Roselli cambiava spesso il modulo. Dal 4-4-2, si passava al 4-3-3 e al 3-4-3 e questo permetteva a Ciancio di avanzare sulla fascia destra e rendersi pericoloso aiutando il compagno Statella cui, spostato in corso, dal tecnico, da sinistra a destra, ha reso di più. ARRIGHINI. Veniva dalla doppia sfida con il Lecce, ricca di clamorosi errori sottoporta. Oggi, nella prima fase del primo tempo ha avuto gli stessi “sintomi” delle scorse gare. Tuttavia, avvertiva le sensazioni dell’intera squadra post-vantaggio Gambino. Col tempo, Arrighini è cresciuto d’intensità. Iniziava a muoversi lungo la trequarti e nei sedici metri. La squadra cresceva con lui, con il suo fraseggio. Al 33° come un rapace arpiona il traversone di Ciancio e lo mette nel sacco alle spalle di Pisseri consegnando al Cosenza il pareggio e il primo tassello per i tre punti finali. All’89° cerca anche la rete d’autore: in stile Van Basten dai trenta metri, al volo prova la botta che finisce di poco alta sulla porta difesa da Pisseri. CUORE. Nella ripresa fino al 61° la partita non ha avuto particolari acuti da ambo le parti. Il Monopoli si è reso pericoloso con Croce che è stato disinnescato dal sempre attento Tedeschi. Il tutto si è acceso al 73° nell’espulsione di Blondett. Il difensore, durante un’azione monopolitana ha rifilato una gomitata ad un avversario. Nel campo si accende una scaramuccia con l’arbitro ad interloquire con il suo assistente di fascia. Tuttavia, la decisione non viene revocata e i Lupi rimangono in 10. Qui prevale il cuore, e la forza di reagire e non mollare. La squadra, in 10, riprende il pallino del gioco e, soprattutto, riprende a far male. Ed ecco che all’83° Arrigoni vede un varco e lancia Criaco che di destro batte Pisseri. PERINA. Dopo il vantaggio locale, il Monopoli entra in partita. La squadra di Tangorra cerca, anche se in grosso ritardo, di pareggiare i conti. Ma il Monopoli deve fare i conti con Perina. Il portiere rossoblu, nel finale, nei momenti più eccitanti di ogni partita, ci mette la sua impronta nei tre punti. All’88° Rosafio batte una punizione. La palla, tocca la barriera, ma riesce a filtrare. La sfera finisce sui piedi di un giocatore ospite che senza tentennamenti va al tiro e Perina prima respinge e dopo, come una lepre, blocca il pallone.