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Cosenza, giornata no e brutta sconfitta
Il Frosinone batte 1.0 i lupi al San Vito. Vittoria ineccepibile, con i ciociari che hanno colpito 4 legni. Al di là dei discussi episodi arbitrali, è stata una giornata negativa.
Non ci sono grosse scusanti dopo la sconfitta del Cosenza contro il Frosinone. Inutile, a nostro avviso, recriminare su gol irregolari e rigori. I rossoblù hanno offerto la peggiore prova stagionale.
Se fosse finita 3 o 4 a zero, non ci sarebbe stato nulla da eccepire, visto che il Frosinone ha colpito quattro volte i pali di Micai. A fronte di ciò, non è stato il solito Cosenza che dà la sensazione di guidare il gioco e fare male alle difese avversarie. Contro i laziali si sono viste poche idee e confuse, troppo disordine e scarsa capacità di arrivare in porta. I migliori tiri sono stati calci da fuori area che hanno fatto il solletico a Cerofolini. Senza fare troppi drammi, è semplicemente stata una giornata negativa, in cui niente è girato, neanche gli episodi arbitrali. Ma questi giovani, in molte unità inesperti, devono crescere e diventare “da serie B”, anche al di là delle deficienze arbitrali.
Alvini ha puntato ancora su Martino terzo a destra nel terzetto difensivo, Ricciardi quinto preferito ancora a Ciervo, Ricci a sinistra. A centrocampo il ritorno di Florenzi, mentre davanti ha agito la coppia Mazzocchi – Fumagalli. Tante le insufficienze, a partire proprio da Martino, autore dell’autogol che, alla fine, è stato decisivo per la sorte della partita. Il buon Pietro è apparso in difficoltà contro Monterisi, e lo stesso Dalle Mura è parso in affanno. Meglio invece Caporale contro un Canotto assai poco pericoloso.
A centrocampo Florenzi ha svariato con la massima libertà da una parte all’altra, avanti e dietro, commettendo però troppi errori e dimostrandosi arruffone. Charlys ha subito il dinamismo e la qualità di Begic, il migliore in campo. Male ancora una volta Ricciardi, meglio dall’altro lato Ricci, che ha provato a dare qualità sulla trequarti. Poco lì davanti da Fumagalli, sempre opportunamente marcato, e Mazzocchi, che ha toccato pochi palloni.
Ripetiamo, una giornata no può capitare, anche al tecnico. Nessuno è perfetto.
È fondamentale non alimentare le sensazioni più negative della gara contro il Frosinone, subito rialzarsi e tornare a fare punti nelle due trasferte di Cesena e Carrara. Il Cosenza rende meglio lontano da casa.
Bisogna ripartire dalle certezze e magari recuperare qualche calciatore ultimamente trascurato. Camporese, D’Orazio, Strizzolo, con la loro esperienza in cadetteria, possono tornare utili alla causa.