Città
Crisi Amaco. Quale futuro per l’azienda?
Ennesima fumata nera per l’Amaco. Un inizio anno che profumava di speranza per l’azienda di trasporti cosentina si è tramutato in un sogno dalle tinte cupe. L’ennesima doccia fredda è arrivata pochi giorni fa, precisamente il 18 gennaio, quando il Consorzio autolinee, che si era aggiudicata il fitto del ramo di azienda, ha ritirato l’offerta. La notizia del fitto del ramo d’azienda da parte del Consorzio aveva fatto ben sperare per il futuro dell’azienda e anche per quello degli oltre 100 dipendenti. Ma la fumata nera potrebbe diventare bianca. Questo è quello che un po’ tutti in cuore sperano. A risollevare le sorti dell’azienda potrebbe essere la proposta lanciata dal sindaco di Castrolibero Orlandino Greco che ha dichiarato la disponibilità del Comune dell’acquisizione delle quote dell’azienda. “È paradossale il fallimento di una azienda municipalizzata di una città importante e il fatto che nessuno se ne preoccupi. Si parla di tante tematiche, però nessuno si preoccupa della vicenda che una municipalizzata sia fallita, che più di cento dipendenti rischiano di rimanere a casa e che i cittadini corrono il pericolo di rimanere senza servizi”, dichiara a Parola di Vita Orlandino Greco. “Ho cercato di dire che non si può più tergiversare e che è necessario agire. Castrolibero è pronto ad acquisire le quote dell’Amaco in raccordo e in concerto con la Regione Calabria, è una soluzione che auspico”. L’azienda di trasporti, tra l’altro, da diversi anni circola sul suolo di Castrolibero attraverso la Circolare veloce: “Dei chilometri che fa l’Amaco, 600.000 sono su Castrolibero che ha quindi una quota consistente di chilometri urbani. Castrolibero è per l’Amaco fondamentale, perché nel 2006 il passaggio del chilometraggio extraurbano di cui usufruiva Castrolibero in chilometraggio urbano, ha consentito all’Amaco di essere salvata anche all’epoca da una bancarotta”, ha aggiunto. Sarebbe cosa buona e giusta che l’idea del primo cittadino possa essere emulata anche dagli altri sindaci che unendosi potrebbero scrivere una nuova pagina per il trasporto: “A differenza degli altri comuni noi siamo titolari di un servizio, in quanto tali abbiamo più titolo chiaramente, l’Amaco svolge il servizio in questo territorio, non so se altri comuni abbiano lo stesso interesse. Io avverto l’esigenza di salvaguardare e garantire il servizio ai cittadini”. Intanto il sindaco annuncia che il prossimo passo è avere un incontro con il curatore della liquidazione giudiziaria Fernando Caldiero. Il nostro auspicio è quello che l’azienda possa tornare a navigare in acque sicure.