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Da Parma la consapevolezza di dover avere un nuovo atteggiamento
Se il Cosenza si chiude a riccio in difesa, sicuramente non porterà a casa nessun match. Sfruttare le potenzialità offensive per fare paura a tutti in quello che sembra il più difficile dei quattro campionati cadetti disputati dai rossoblù.
Il pareggio sul campo del Parma dimostra che il Cosenza, se attacca, può fare male a chiunque. Quello che stiamo disputando è il più difficile dei quattro campionati di serie B che vedono il Cosenza ai nastri di partenza; il tasso tecnico negli è andato progressivamente aumentando e le squadre sono tutte preparate. Anche i nomi dei calciatori che disputano questo torneo sono importanti. Per questo non è possibile essere sparagnini e mediocri. Fondamentale è fare punti in ogni partita, e questo Cosenza ha dimostrato che se difende va in difficoltà e prende molti gol. Adesso gli alibi sono finiti ed è il momento di alzare asticella e baricentro e sfruttare tutto il potenziale offensivo. Che c’è, evidentemente. Il magnifico secondo tempo al Tardini è la dimostrazione che, se non si preoccupano troppo di attaccare, che gli esterni possono fare male. Situm ne è la dimostrazione migliore. Ma dell’atteggiamento della ripresa ne ha giovato tutta la squadra, che in pochi minuti è riuscita a realizzare un vero e proprio tiro al bersaglio alla porta di Buffon. Per questo occorre assumere la consapevolezza che solo attraverso un gioco d’attacco sarà possibile salvare la categoria.