Diocesi
Diversità, equità e inclusione
Gli scout Agesci in Cattedrale domenica scorsa per celebrare la Giornata del Pensiero
Diversità, equità, inclusione. Questo il tema scelto dalla Waggs (Associazione mondiale guide ed esploratrici) per celebrare così come ogni anno il Thinking Day (Giornata del pensiero) che si svolge il 22 febbraio, data della nascita di lord Baden Powell e della moglie Lady Olave, fondatori dello Scautismo e del Guidismo. Si tratta di un appuntamento importante per i 50 milioni di Guide e Scout che sono nel mondo e che, come ormai da tradizione, coinvolge anche gli scout Agesci delle zone Terra dei Bruzi e Passo del Pellegrino. Così numerosissimi tra lupetti e coccinelle, esploratori e guide, Rover e scolte, insieme ai loro capi si sono ritrovati domenica scorsa nella cattedrale insieme a monsignor Francesco Nolè per la celebrazione eucaristica a riflettere sugli importanti temi lanciati quest’anno e per contribuire al loro sostegno attraverso la donazione di un “penny”, un euro che sarà devoluto per realizzare progetti in tutto il mondo. All’inizio della celebrazione eucaristica, a fare il saluto di rito a nome delle due zone scout gli assistenti don Claudio Albanito e don Michele Fortino, che hanno sottolineato l’importanza di ritrovarsi insieme al padre arcivescovo per ricevere da lui, “attraverso il dono della Parola, lo stimolo per continuare a camminare sulla strada che porta all’incontro con Gesù”. In risposta al corale abbraccio rivolto dai tantissimi fazzolettoni monsignor Nolè ha esordito con la sua omelia ricordando come sia “sempre una gioia stare con i giovani, e ancora più grande è la gioia di stare con giovani motivati che si ritrovano accomunati da un cammino di fede; che hanno dei principi e delle regole da rispettare; che indossano una uniforme, ma che dimostrano che è comunque possibile essere liberi in un cammino di crescita. E oggi la parola di Dio ci viene incontro per ricordarci come sia possibile fare un buon cammino. Infatti voi non camminate senza una meta, ma avete Lui come compagno di viaggio e come traguardo”. Percorso, quindi, che, ricorda monsignor Nolè, diventa anche cammino di santità “attraverso le diverse sfide della vita che, per essere superate, devono essere affrontate nel segno di nostro Signore”. Quindi il consiglio di riprendere il mano il Vangelo “così come facciamo con il nostro cellulare, portandolo sempre con noi, facendolo diventare la nostra guida per il cammino verso la santità”. All’impegno della lettura quotidiana del Vangelo, il vescovo ha poi aggiunto quello del perdono dei peccati attraverso il sacramento della confessione “che ci fa ricevere l’abbraccio del Signore”. A chiudere la messa il dono fatto al vescovo dell’olio e del pane, simbolo allo stesso tempo della diversità e della meravigliosa mescolanza “con l’augurio – hanno ribadito i responsabili delle due zone – che anche noi possiamo farci portatori della bellezza della prossimità e dell’accoglienza della diversità come i tanti fili che formano un arazzo”.