Diocesi
Don Emanuele Scarpino ordinato sacerdote
La celebrazione presieduta da mons. Nolè nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Paola.
Sabato scorso, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Paola, don Emanuele Scarpino è stato ordinato presbitero per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza – Bisignano. Grande la gioia della comunità diocesana per il novello sacerdote. Alla celebrazione, concelebrata dall’arcivescovo emerito, monsignor Salvatore Nunnari, ha partecipato il clero diocesano e la comunità del Seminario teologico “Redemptoris Custos”, dove il novello sacerdote si è formato. Presenti anche i formatori e i seminaristi del Seminario “Redemptoris Mater”. “Oggi diventi presbitero, ma anche presbiterio. Cambi famiglia, cambi carta d’identità. Ora fai parte di questa famiglia nuova, ci entri dentro”, le parole che mons. Nolè ha rivolto a don Scarpino. “Questa sera vieni innestato in questa famiglia, dove l’innesto diventa vita nuova, prende la vita da Cristo – l’immagine utilizzata dal presule. E il Signore ti dice che proprio perché hai creduto in me tu mi appartieni”. Riferendosi al brano evangelico in cui Gesù esprime l’amore reciproco, mons. Nolè ha evidenziato che “amare significa dare la vita per l’altro non distruggerla, precedere l’altro nel bene, nell’amore”. “L’apice di questo amore fraterno – ha detto rivolgendosi al novello sacerdote e additandogli la via della santità – è godere del bene altrui, non essere invidioso e geloso”. “Spendersi con passione per i fratelli”, l’invito di mons. Nolè. Il Vescovo ha evidenziato che “la vera evangelizzazione è vedere i sacerdoti che si amano, che fanno a gara a volersi bene, a saper camminare insieme”. Guardando ai presbiteri presenti, mons. Nolè ha ricordato che “la bellezza di Dio deve risplendere nel nostro modo di parlare, di agire, di rapportarci agli altri”. Parlando a don Scarpino, gli hq sottolineato che “non basta una bella omelia, non basta vestirsi in maniera decorosa, ma è necessario che tu ami i fratelli. È li che si misura il nostro essere di Cristo. E questo lo si deve fare tutti i giorni e tutte le ore”. Poi l’auspicio: “chiunque ti incontri nella vita possa dire che tu profumi di Cristo, perché “la bellezza di un cuore pulito è la gioia di tutta la Chiesa”.