Chiesa
Don Maffeis: proposte concrete e semplici per il territorio
Il neo direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della Cei è intervenuto all'incontro con i direttori degli uffici diocesani. L'importanza di una comunicazione non improvvisata.
“Lavorare con il territorio, con progetti che rispondano a esigenze specifiche, ad esempio per la formazione”, ponendosi “a servizio delle diocesi, dei vescovi e di quanti nelle Chiese locali hanno responsabilità nella comunicazione”. È l’impegno dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, declinato dal neo-direttore, don Ivan Maffeis, a margine dell’incontro con direttori diocesani e incaricati regionali per le comunicazioni sociali, in corso oggi a Roma. “Dal ‘centro’ – spiega don Maffeis – le diocesi si aspettano proposte concrete e semplici. Siamo in un tempo in cui il territorio fa fatica, si stenta ancora a credere che la comunicazione sia decisiva per la pastorale”. Allora, “ai grandi convegni privilegiare iniziative mirate di formazione”, “occasioni di confronto e pensiero”, come pure “facilitare la messa in circolo di buone prassi ed esperienze positive che nascono nei territori”. “Nelle nostre diocesi – osserva – l’importanza della comunicazione rischia di essere avvertita nella sua rilevanza quando ci si trova ‘costretti’ a comunicare perché vi è una pressione esterna, magari a seguito di spiacevoli casi di cronaca. In questi casi ci si rende conto che servirebbe un buon ufficio, come pure rapporti corretti e veri con i giornalisti. Ma una buona comunicazione non s’improvvisa”. “In gioco – conclude – c’è la possibilità di far sentire la propria voce o, viceversa, il rischio di restare afoni”.