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E Marulla segna ancora, e la curva s’innamora…
Un ricordo del grande campione rossoblù che ci ha lasciati a 52 anni.
Il Re leone rossoblù corre ancora. E ancora più forte. La notizia della morte di Gigi Marulla, per chi l’ha visto tante volte giocare, gonfiare la rete del San Vito, è un dolore al cuore. Lo è anche per me, che tante volte, dalla mitica Curva Sud, ho esultato per i suoi gol. Con il sole cocente e la pioggia forte, col vento e con il freddo tremendo dello stadio. Ricordi senza tempo.
Come quello forse più grande… Eravamo tutti davanti a Raiuno, il 26 giugno 1991, quando al sesto minuto del primo tempo supplementare, Gigi stendeva la Salernitana e ci regalava la salvezza. Che momento, quello. Ci sono partite che rimangono nell’immaginario collettivo del tifoso, partite che passano di generazione in generazione, perché sono come un sigillo. Di quelle gare ricordi formazioni, momenti, minuti dei gol, emozioni, sensazioni, con chi eri… La Curva lo canta ancora: “te lo ricordi Marulla?” – rivolto al tifoso granata di Salerno. La Curva canterà ancora insieme a Marulla, lo sappiamo, perché lui da ora in poi sarà un altro in più nella “Bergamini”. Un altro accanto a ciascuno di quei tifosi che non sanno staccarsi dal Cosenza e dai colori rossoblù. Come Gigi, che da Cosenza e dal Cosenza non si è più allontanato. Reggino di Stilo, la sua lunga carriera in riva al Crati e l’amore reciproco con la gente di Cosenza lo hanno reso un cosentino doc. Anche la scuola calcio che ha voluto fondare, per far crescere altri “re leone”, ha i colori magici del Cosenza. E’ li che ci ha accolti quando, per le colonne di Parola di Vita, si è raccontato in un’intervista. Era l’occasione per celebrare i cento anni del Cosenza. Lui era seduto dinanzi alla sua scrivania, dietro, al muro, i ricordi di una vita. A tu per tu con Gigi Marulla. Per la penna del cronista di turno, l’inchiostro più prezioso.
I tifosi di Cosenza continuano a ricordarlo, Gigi, lo ricordano segnare sotto la curva degli ultrà, o gonfiare l’altra porta, quando ancora manco c’erano gli altri spalti ed era tutto brullo, alberato. Di destro, di sinistro, di testa, su rigore e punizione. “E Marulla segna ancora, e la curva s’innamora”. Chi può dimenticare Gigi Marulla! … Per me, poco meno o appena adolescente, vedendolo per strada, era una gioia. Dove sarà finito il suo autografo?
Alla fine, le reti in rossoblù sono state 91. Mai nessuno come lui. Mai, nella storia. Ecco perché Marulla è il Cosenza, l’emblema, l’esempio, la maglia rossoblù. La mitica numero 9, che non ha voluto lasciare neanche quando era stato chiamato per giocare la serie A. Era troppo grande l’amore per questa squadra. Il giorno della grande festa del Centenario, lui, il campione del secolo rossoblù, lo ha vissuto da protagonista. Tra le esultanze dei tifosi, ha gonfiato la rete altre nove volte, per arrivare a 100. Simbolicamente. Perché al di là delle gioie e dei dolori sul campo, oltre la storia di un campionato, c’è la storia sportiva di una città. Tutta la curva s’infiamma, ancora. La storia continua, il tempo passa. Il ricordo rimane. Grazie, Gigi Marulla!