Chiese di Calabria
Emergenza freddo, grande l’impegno in tutte diocesi
Le diocesi calabresi impegnate nella solidarietà. Le temperature in tutta la Regione sono molto basse.
Da giorni anche la Calabria, come il Centro Sud, è assediata da freddo e neve con temperature polari anche nelle città, che stanno causando pesanti disagi alla popolazione residente e soprattutto ai senza fissa dimora e ai migranti. Negli ultimi giorni, la “macchina dell’emergenza neve/freddo” avviata dalla Prefettura di Reggio Calabria attraverso la costituzione di un’Unità di crisi e proseguita con l’assistenza costante al territorio “mi offre l’occasione per ringraziare il Prefetto, dott. Michele Di Bari, per l’attenzione alle necessità dei senza tetto e degli ospiti del campo tende di San Ferdinando con la fornitura di 600 sacchi a pelo invernali consegnati tramite don Roberto Meduri, don Pino Demasi e Bartolo Mercuri, in contatto con me sulle operazioni in corso”, scrive in una nota oggi il vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, monsignor Francesco Milito. Per il presule l’assistenza, “condivisa” dalle parrocchie, dalle associazioni e da singoli volontari, è “segno che il Natale da poco celebrato è stato incarnato e reso vivo negli atti caritativi di ciascuno”. A Cosenza la diocesi ha deciso di tenere aperto per l’intera giornata – fino alle 19 – il centro diurno “Casa Nostra” voluto dall’arcivescovo, mons. Francesco Nolè, nei locali della Curia e che assiste giornalmente una cinquantina di persone. Una rete di assistenza che coinvolge tutte le Caritas diocesane della regione e che ogni anno, in questo periodo, è particolarmente impegnata nell’ “emergenza freddo”.
A Lamezia Terme sono due le strutture che – riferisce il delegato regionale Caritas, padre Valerio Di Trapani – sono particolarmente attive. “In questi giorni – dice – siamo riusciti a portare da 18 a 40 i posti letto per i più bisognosi, utilizzando anche alcune aule per il catechismo di una parrocchia”. Nella diocesi di Reggio Calabria, invece, i posti disponibili sono oltre 50 e “siamo impegnati da anni – dice il direttore di Caritas, don Antonino Pangallo – a trovare una struttura idonea per allargare i numeri degli ospiti”. La reta caritativa della diocesi reggina, guidata dall’arcivescovo mons. Giuseppe Fiorini Morosini, è operativa “h 24”, dai centri più piccoli, alle periferie delle città, ai sottopassi delle stazioni e del lungomare. Pane portato a domicilio, dove per domicilio spesso si intende una baracca o un sottoscala dove vivono uomini e donne in difficoltà.. Lì vanno i volontari della mensa di strada coprendo a fatica due turni settimanali perché bisogna fare i conti con gli impegni di lavoro e di famiglia, si legge sul sito della diocesi: base di partenza la chiesa di San Giorgio Extra dove opera una delle mense diocesane e dove la chiesa spesso “si converte in mensa con i tavoli al posto dei banchi e i preti diventano camerieri”. E dove non c’è una mensa ci sono altri servizi. Oggi, nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, inizierà la Peregrinatio Mariae, ricorda mons. Milito: “A Lei affidiamo ogni persona in difficoltà e ogni albero con i suoi frutti. Possa Maria, inondata dalla Luce della Grazia divina, nel gelo delle nostre quotidianità, riscaldare il cuore di ciascuno per irradiare la solidarietà concreta e la speranza nella ripartenza sociale ed economica. Per gli ammalati, le persone sole, le famiglie in gravi difficoltà, gli abbandonati, i disoccupati, i senzatetto, i migranti, gli agricoltori rivolgerò alla Madonna oggi, durante la recita del Santo Rosario una speciale preghiera, nella riconfermata disponibilità come Chiesa diocesana per possibili aiuti”.