Chiesa
… Entrando nelle stanze dei delegati…
Ecco come si stanno svolgendo i lavori all'interno dei gruppi. Le voci e gli umori dei partecipanti. "Questo Convegno ha una formula vincente
Grande soddisfazione da parte dei delegati al convegno ecclesiale di Firenze per lo stile che sta accompagnando i lavori. L’aria di sinodalità si sente forte, e la scelta di dividere i partecipanti in gruppi di dieci attorno a un tavolo è ritenuta da tutti come “una formula vincente”. Le sale dove si stanno incontrando i delegati al Convegno sono contrassegnate dalle lettere dell’alfabeto. In ciascuna di esse, alcuni tavoli rotondi e un display, con la proiezione di alcuni contenuti del Convegno. Già questa mattina, nell’aula plenaria, i lavori sono stati introdotti da un breve video con una veloce analisi dei cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare. Sul tavolo, oltre a bottigliette d’acqua e caramelle per tutti i gusti, anche le schede di lavoro, propoate grazie a un “sollecitatore” che ha guidato i delegati. Per ogni tavolo, uno dei cinque verbi: dalle riflessioni di ogni persona, la possibilità di tirare le conclusioni che poi confluiranno in un documento conclusivo. Badge al collo, tutti in giro per la Fortezza da Basso, a raccontarsi. “Siamo più che soddisfatti per il lavoro realizzato oggi” – ci dice Alessandro, della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi. Accanto a lui, a condividere la riflessione ai tavoli, anche don Franco. Quando si presenta a noi ha un sorriso sgargiante. “È andata benissimo” – dice al termine dei lavori mattutini, dopo il suo pranzo. Una mattinata piena, quella dei delegari, iniziata con la santa Messa nelle chiese cittadine. Quando gli chiediamo di fotografarlo, don Franco si schernisce. Preferisce solo esprimere la sua soddisfazione. “I lavori procedono secondo una schema congeniale alle nostre necessità e a quello che il Papa ci ha chiesto” – conclude. Qua e là s’intravvedono i delegati della diocesi di Cosenza. Anche per loro, a partire dalla celebrazione presieduta dal card. Bagnasco, una giornata veramente feconda. “E’ veramente una esperienza di dialogo e di sinodalità molto forte- come ci ha chiesto Francesco – ci dice suor Rosetta Naoolitano, delle Piccole Operaie del Sacro Cuore. “I gruppi di dialogo a dieci permettono di confrontarsi, specialmente perché siamo tutti di diocesi diverse e di rappresentanze diverse”. Al suo tavolo, anche due Vescovi e una religiosa. Tante, a dir la verità, per ragion di cronaca, le religiose presenti. Molte le suore salesiane, presenti anche le Paoline. Per suor Mariangela Tassielli, quella di Firenze è un’occasione, da comunicatrice, di immortalare quello che accade. Sfilano, invece, di qua e di là, i Vescovi calabresi. Accanto ai gruppi che accompagnano, percorrono insieme questo tratto straordinario del cammino della Chiesa. Paolo, Giuseppe, Federica e Antonio, della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, sono impegnati a fare selfie-ricordo. È da loro che prendiamo quella frase iniziale: “questo zchena che stiamo seguendo è una formula vincente”.