Cultura
Estate, tempo per stare all’aperto
Godere della natura, alzare gli occhi al cielo e lasciarsi incantare dallo spettacolo delle stelle
Numerosi gli eventi astronomici che si verificheranno nei prossimi giorni, ce li ha descritti Carmelo Primiceri, ingegnere informatico e astrofilo per passione sin da quando era ragazzo, presidente del Gruppo astrofili Giovan Battista Amico di Cosenza, nato nel 2018, con una particolare vocazione per l”astronomia inclusiva”.
“In questo periodo è possibile osservare il cosiddetto ‘grande triangolo estivo’, un asterisma, ovvero un gruppo di stelle particolarmente brillante che raggruppa tre tra le stelle più luminose del cielo, visibile alzando gli occhi verso lo Zenit che è rappresentato dal punto più alto sulla nostra testa”, ha detto Primiceri. L’esperto ha sottolineato che “a costituire il triangolo c’è Deneb, posta più a Nord, la stella principale della costellazione del Cigno, poi abbiamo Vega la principale della costellazione della Lira e, verso sud, Altair stella principale della costellazione dell’Aquila”. Primiceri ha aggiunto “nell’osservazione del cielo di questa estate, i pianeti sono in una posizione ‘scomoda’. Infatti ad esempio Giove, Saturno e Marte sorgono tutti dopo la mezzanotte, verso la fine del mese di agosto si potrà osservarli meglio”.
Nel mese di agosto sarà possibile osservare i fenomeni mensili legati alle fasi lunari e il periodico passaggio della Stazione spaziale internazionale che diviene particolarmente brillante quando i pannelli solari vengono investiti in pieno dalla luce del Sole.
“Noi astrofili stiamo aspettando di poter osservare un evento ciclico, che avviene circa ogni ottant’anni, previsto entro settembre, durante il quale sulla superficie della Nana bianca, la stella più piccola del sistema binario TCRB della costellazione della Corona Boreale, posizionata verso Ovest, avverrà una grande esplosione per via del materiale accumulato proveniente dalla vicina Gigante rossa, -ha evidenziato Primiceri. Si tratta di una stella posizionata circa a 3000 anni luce dalla Terra, non visibile ad occhio nudo, però, quando esploderà, acquisterà una luminosità poco maggiore della stella Polare”, quanto descritto dal presidente del Gruppo astrofili.
Durante le osservazioni con i telescopi è possibile scrutare oggetti del cielo profondo come la Nebulosa anulare della Lira, l’Ammasso globulare in Ercole, alcune stelle doppie come Albireo nella costellazione del Cigno, Mizar nell’Orsa Maggiore. Verso fine agosto sarà possibile osservare la Galassia di Andromeda, situata a 2 milioni e mezzo di anni luce dalla Terra.
Nel corso dell’anno si verificano numerosi sciami di stelle cadenti. Il più conosciuto è quello estivo delle Perseidi, dette anche ‘lacrime di San Lorenzo’ per la ricorrenza del ‘dies natalis’ del santo il 10 agosto. “Si chiamano Perseidi perché il centro prospettico da cui sembra che provengano queste stelle cadenti è situato nella costellazione di Perseo, a Nord-est”, come descritto da Carmelo Primiceri: “Durante la sua orbita intorno al Sole, la Terra interseca in diversi punti l’orbita di comete, oggetti celesti che provengono dalle profondità del Sistema solare, dalla Nube di Oort”.
Lo studioso evidenzia che “le comete sono ammassi che contengono rocce e grandi quantità di ghiaccio. Può succedere che, a causa di una perturbazione gravitazionale o per il verificarsi di uno scontro, inizino ad avvicinarsi al Sole. Quando questo avviene, il calore e la radiazione solare ionizzano i gas contenuti nel nucleo della cometa, generando una chioma molto brillante ed una coda, che a volte può essere doppia, formata da detriti e gas”. Così, “durante il suo cammino la cometa lascia dei piccoli resti che vengono attratti quando la Terra si avvicina e, bruciando nell’atmosfera, ci danno lo spettacolo delle stelle cadenti.
Nei prossimi giorni questo fenomeno avrà il suo picco tra l’11 ed il 13 agosto, quando il nostro pianeta incrocerà l’orbita della cometa Swift-Tuttle”.