Famiglia laboratorio di speranza

Domenica 23 febbraio la Festa giubilare delle famiglie e dei fidanzati. Appuntamento dalle 17.30 al Duomo e poi all’auditorium Guarasci del Telesio.

Spes non confundit, ma tutto il resto sì. Nel matrimonio come nella vita.

Deludono i cambiamenti fisici e psicologici; l’abitudinarietà senza creatività; l’invadenza o l’indifferenza di amici e parenti; la mancanza o non curanza dei figli.
L’elenco potrebbe continuare. Perché tutto è fonte di delusione. Se non si spera. Se non si alimenta la promessa di bene che ha dato slancio al sogno e chiede ogni giorno di essere rinnovata. Nella gioia e nel perdono.
Sperare è credere che i limiti e le fragilità di ciascuno sono segno della naturale incompiutezza umana chiamata a evolversi e a diventare pienezza in Cristo; è riconoscere che l’altro ha il diritto di essere diverso da me e accolto così com’è; è essere fiduciosi che anche se non tutto va come si desidera, Dio scrive “diritto sulle righe storte di ciascuno e certamente si trarrà del bene dai mali subiti”: è fidarsi di Dio e affidarsi a Lui.
Ciò sperimenta la famiglia cristiana, laboratorio di speranza dove quotidianamente si apprende l’arte di giubilare: sposi, genitori e figli, pellegrini in casa e tra la gente, imparano ad andare al passo dell’altro, rallentando per stare accanto a chi per stanchezza o ipersensibilità è più lento; sostando con chi ferito o desideroso di autenticità sceglie di fermarsi; accelerando con chi per emergenza o profezia corre.
È la famiglia cristiana il santuario dell’Amore, dove s’impara a dare e ricevere il perdono e a pregare perché Dio, Padre indulgente, doni gioia e salvezza a tutti.