Francesco: “chiamati a diventare scrittori viventi del Vangelo della Misericordia”

Il Papa ha celebrato l'Eucarestia in piazza San Pietro con i fedeli legati alla spiritualità della misericordia.

“Siamo tutti chiamati a diventare scrittori viventi del Vangelo, portatori della Buona Notizia a ogni uomo e donna di oggi”. L’invito di papa Francesco, nella Messa celebrata nella domenica della Divina Misericordia, risuona nella piazza San Pietro, gremita di fedeli per il giubileo di coloro che sono legati alla spiritualità della misericordia. Ieri sera, con loro, Francesco aveva celebrato una veglia di preghiera sempre in piazza. Diventare scrittori del Vangelo della misericordia – questo l’invito del Santo Padre, che assume un tenore particolare alla luce dell’Anno Santo che il Papa ha voluto dedicare alla misericordia di Dio. “Il Vangelo è il libro della misericordia di Dio, da leggere e rileggere, perché quanto Gesù ha detto e compiuto è espressione della misericordia del Padre. Non tutto, però, è stato scritto; il Vangelo della misericordia rimane un libro aperto, dove continuare a scrivere i segni dei discepoli di Cristo, gesti concreti di amore, che sono la testimonianza migliore della misericordia”. Per essere dunque protagonisti della misericordia del Padre, occorre “mettere in pratica le opere di misericordia corporale e spirituale, che sono lo stile di vita del cristiano. Mediante questi gesti semplici e forti, a volte perfino invisibili, possiamo visitare quanti sono nel bisogno, portando la tenerezza e la consolazione di Dio. Si prosegue così quello che ha compiuto Gesù nel giorno di Pasqua, quando ha riversato nei cuori dei discepoli impauriti la misericordia del Padre, effondendo su di loro lo Spirito Santo che perdona i peccati e dona la gioia”. un impegno per ogni cristiano, per lenire le “cicatrici del dolore e dell’incertezza” vive e presenti in molti fratelli.  “È questa la missione che ci viene affidata – ha detto Francesco. Tante persone chiedono di essere ascoltate e comprese. Il Vangelo della misericordia, da annunciare e scrivere nella vita, cerca persone con il cuore paziente e aperto, “buoni samaritani” che conoscono la compassione e il silenzio dinanzi al mistero del fratello e della sorella; domanda servi generosi e gioiosi, che amano gratuitamente senza pretendere nulla in cambio”.