Franz Caruso: “il mio pensiero è sempre stato chiaro: sì alla città unica”. “Dal 2 dicembre mettiamoci insieme”. Il termine del 2027

Conferenza stampa del sindaco di Cosenza sul tema della città unica. 

“Il mio pensiero è stato sempre chiaro ed è cristallizzato in un deliberato del Consiglio comunale a favore della realizzazione del comune unico”.

“Sono favorevolissimo alla città unica, non accetto imposizioni da parte di organismi diversi quali il consiglio comunale. È una battaglia di difesa dei valori di libertà e democrazia”. 

Lo ha detto questa mattina Franz Caruso, sindaco di Cosenza, in una conferenza stampa convocata a Palazzo dei Bruzi sul tema della fusione di Cosenza – Rende – Castrolibero. 

“Sono stato l’unico candidato a sindaco che ha messo nero su bianco il percorso da seguire per arrivare alla città unica, ha detto Caruso richiamando il proprio pensiero politico sul tema.” Non devo dire si alla città unica, ma l’ho scritto e l’ho detto. Voglio realizzare tutti gli interventi che portino alla città unica”. 

Per Caruso, che guarda oltre, “dobbiamo arrivare all’area vasta metropolitana dal Savuto alla Presila alla Media Valle del Crati alle Serre Cosentino significa mettere in campo una visione per lo sviluppo del territorio”.

“Abbiamo impugnato la legge del referendum perché non potevamo impugnare la legge omnibus che ha superato la legge 15/2006”, ha aggiunto Caruso. “È una legge calata dall’alto. Se questa scelta veniva calata in un discorso di riorganizzazione del tessuto territoriale della nostra Calabria non potevamo dire niente”. Il ricorso al Tar “non è determinato dalla contrapposizione all’idea di una città unica, di cui sono assolutamente favorevole”, ha aggiunto Caruso.

La “proposta” secondo Caruso. Franz Caruso parla di proposta. “La prima cosa è armonizzare i bilanci perché lo sviluppo si fonda sul bilanci perché noi abbiamo tre situazioni differenti. Altrimenti non c’è la possibilità di pensare alla gestione del comune unico”. E ancora: “dal 2 dicembre, se vinceranno i sì, per creare un organismo che mette insieme Regione, i comuni interessati, Unical e associazioni che hanno esperienza nelle fusioni, per avviare un percorso”. Per Caruso, “la prima cosa è la bozza di statuto della Città unica e poi uno studio di fattibilità fatto seriamente”. Poi, si tratta “anzitutto unificare i servizi, i trasporti, i rifiuti, l’acqua, la cultura per rendere fruttuoso questo progetto di realizzazione della città unica”.