Gaza – Esplosioni e timori crescenti. Padre Gabriel: “Speriamo in un cessate il fuoco permanente”

Una serie di esplosioni ha scosso questa notte la Striscia di Gaza, segnando la ripresa dei bombardamenti da parte dell’esercito israeliano contro Hamas. Si tratta degli attacchi più intensi dall’inizio del cessate il fuoco del 19 gennaio, con un bilancio di centinaia di vittime. Come riporta un articolo pubblicato questa mattina da agenSIR (https://www.agensir.it/quotidiano/2025/3/18/israele-e-hamas-hadi-ocha-ripristinare-subito-il-cessate-il-fuoco/), i raid aerei notturni lanciati da Israele a Gaza, hanno decretato di fatto la fine della tregua che durava da quasi due mesi.

In vista della pubblicazione del nostro prossimo numero tematico, in uscita il 19 marzo, nei giorni scorsi abbiamo intervistato padre Gabriel Romanelli, parroco della Chiesa Sacra Famiglia di Gaza. Alla luce delle notizie diffuse dai media internazionali questa mattina, abbiamo voluto approfondire la situazione attuale.

Padre Gabriel racconta:

“Purtroppo, ci sono bombardamenti ovunque. Le notizie che arrivano non sono buone. Speriamo che la situazione non peggiori ulteriormente. C’è molta ansia e preoccupazione. Noi continuiamo a offrire supporto alla comunità cristiana, che conta circa 500 rifugiati, oltre ai bambini delle Missionarie della Carità di Madre Teresa. Anche loro, pur essendo musulmani, vivono con noi nello stesso compound. Cerchiamo di aiutare i nostri rifugiati e quanti sono nostri vicini, come possiamo e con quanto disponiamo. Speriamo che si arrivi a un cessate il fuoco permanente e in un periodo di pace vera per Palestina e Israele”.