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Genfest 2024, la festa dei giovani in Brasile e anche in Calabria
Il Genfest, l’evento globale, multiculturale e multietnico, con un vasto pluralismo religioso, che ogni 5 anni dal 1970 raduna giovani da tutti gli angoli del pianeta per riflettere insieme su numerose tematiche, guidati da uno spirito di pace e fratellanza.
Fu indetto per la prima volta dal Movimento dei Focolari e, visto l’enorme successo, venne ripetuto nel 1975 a Roma. Ha perciò delle forti radici nel cattolicesimo, sebbene sia multireligioso. In 20 mila accorsero da tutta la Terra nel 1975, papa Paolo VI partecipò e non poté fare a meno di avvertire quest’ondata di energia positiva e di speranza che i giovani trasmettevano uniti. «Nasce un mondo nuovo», gli venne spontaneo affermare. Da lì, l’evento è diventato una ricorrenza, l’ultimo nel 2018 nelle Filippine, al World Trade Center di Manila.
Quest’anno si svolgerà in Brasile, nella località di Aparecida, un comune a circa 180 km da San Paolo. La location tutt’altro che qualsiasi: la Basilica di Nostra Signora di Aparecida, il più importante luogo di preghiera cattolico del Brasile, la più grande chiesa cristiana del continente americano e la più grande al mondo dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano. Insomma, uno dei santuari più importanti della Terra, che proprio per la sua imponenza sarà in grado di accogliere per questo evento migliaia di giovani.
Il titolo del Genfest è “Juntos para cuidar”, che significa “Insieme per prendersi cura”. Non a caso la prima fase dell’evento sarà un periodo di volontariato dal 12 al 18 luglio con più di 40 opere sociali, mettendosi a disposizione per le esigenze del territorio sudamericano. Poi una seconda fase, dal 19 al 21 luglio, in cui ci si confronterà su ciò che si è vissuto, seguito da una celebrazione. È usuale che durante il Genfest ci siano canti, balli ed esibizioni che testimonino il mondo unito.
Infine la terza fase, dal 21 al 24 luglio, che guarda in prospettiva al dopo: come posso portare avanti nella mia realtà ciò che ho imparato qui? Si apre un dialogo tra i ragazzi attraverso 8 communities, gruppi divisi per ambiti professionali e passioni, ad esempio la comunicazione o l’economia e lavoro. Ci sarà inoltre una web app, social media creato apposta per assicurare un continuo di questi confronti. Tutto ciò per un totale di circa due settimane sul territorio brasiliano, divise tra vita concreta e incontri.
Ma la grande particolarità di questo Genfest è il fatto che ha suscitato talmente tanta partecipazione che anche chi non potrà recarsi in Brasile si è comunque attrezzato per organizzare l’evento nel proprio Paese.
In totale 5 continenti coinvolti, decine di migliaia di ragazzi, molti più di quanti ci sarebbero stati solo ad Aparecida. Vivranno il volontariato nella loro terra e seguiranno le tre dirette streaming in 120 Paesi. Sono questi i Genfest che saranno organizzati a livello locale e che coinvolgeranno chi non partirà per il Brasile.
Al momento risultano 26 le località in attivo, in aumento: Corea del Sud, India, Filippine, Pakistan, Vietnam, Thailandia, Giordania, Burundi, Tanzania, Angola, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Camerun, Burkina Faso, Perù, Bolivia, Messico, Guatemala, Ungheria, Germania, Italia (Toscana, Calabria e Lazio). L’Albania parteciperà all’evento in Calabria.
Dalla Corea del Sud una ragazza impegnata nell’organizzazione ci racconta: «Ci stiamo preparando per il Genfest locale, che si terrà dal 15 al 18 agosto sull’isola di Jeju, un bellissimo approdo nell’area meridionale della Corea del Sud. Saranno presenti circa 160 giovani e una ventina di assistenti e aiutanti provenienti dalle zone di Seul e di Daegu, ma anche dall’Est-Asia (in particolare Pechino, Shanghai, Taiwan e Giappone). Credo che verranno circa 35 giovani da fuori la Corea. Attualmente siamo nella prima fase del “Jeju Genfest” che è diviso in 5 sottotemi – ambiente, anziani, bambini, rifugiati e persone con disabilità – e stiamo parlando di come i giovani possano “prendersi cura” di questi ambiti in un’ottica collettiva, e pianificare attività specifiche. Abbiamo anche avviato una missione settimanale sui social media».
I ragazzi dalla Corea del Sud si sono infatti posti degli obiettivi da metà maggio, per 10 settimane. Il risultato della missione sarà possibile condividerlo, per chi vorrà, su Instagram, taggando: @Genfest_Corea. In questa prima fase desiderano così lanciare e diffondere un messaggio importante: prendersi cura delle persone emarginate, una pratica di amore concreto che tutti i giovani possono continuare ad attuare nel tempo, anche dopo il periodo di svolgimento del Genfest, in un’ottica di unità intergenerazionale.
Tornando all’Italia, sono 3 i Genfest locali principali: Calabria, Toscana e Lazio.
Una cosa è chiara, il Genfest in questo lungo anno oscuro, in cui sono ancora tante, troppe, le guerre attive nel mondo, vuole trasmettere ai giovani la fraternità. Lo farà nel modo più immediato: invoglierà a prendersi cura, anche di persone sconosciute, responsabilizzandoci al mondo che ci circonda.