“Genialità italiana” presentazione con Carlo Puca

Proiettato un estratto di "Genialità sotto le stelle" il docufilm presentato a Venezia

Il cinema torna nella cittadina di Acri e allestisce una agorà al caffè letterario. Organizzatore dell’evento Mattia Scaramuzzo, produttore esecutivo Old Cinema, in collaborazione con Rotary Club Acri, Fondazione “Vincenzo Padula”, e “Fidapa Acri”. Ospite di questa edizione speciale Carlo Puca, giornalista, scrittore, e capo redattore di “Panorama”. Oltre che portare una nuova sferzata di sensibilizzazione alla settima arte al popolo acrese, nella kermesse è stato proiettato un estratto del docufilm “Genialità Italiana sotto le stelle”, presentato già alla 74° mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia. Questo prodotto non solo intende valorizzare l’arte cinematografica nei singoli territori nazionali, quello calabrese in questo caso, ma vuole in qualche modo dare voce a chi non la ha, dare la possibilità di esprimere il proprio concetto di genialità.

Infatti, nel docufilm si alternano testimonianze di personalità poco note, ma professionisti e innovatori nei loro settori; a voci dello spettacolo molto più autorevoli come Sergio Rubini, Ennio Morricone, Giovanni Veronesi. Tra gli altri ospiti: Raffaele Lisco, critico cinematografico; i giornalisti Mirella Molinaro e Piero Cirino. Inoltre, è stato presentato un altro estratto del cortometraggio “La casa della bellezza”, tra i protagonisti proprio Mattia Scaramuzzo. Tra gli altri progetti di Old Cinema e Cineincontriamoci, continuare a promuovere questa arte partendo sempre dalle piazze, dai luoghi di massima aggregazione e confronto, specialmente in un momento come questo, dove l’offerta culturale, in Calabria, è particolarmente bassa: “Genialità è una parola bellissima, tuttavia va messa a reddito.” – commenta Carlo Puca – “E’ un modo di vivere che ci fa sempre attendere che qualcuno venga a darci una mano, e invece dobbiamo essere noi a prendere l’iniziativa, questa è la vera genialità. Non un riscatto, bensì uno scatto verso la contemporaneità. Noi meridionali, ma in particolare i giovani, devono pensare in grande, e più è così e più si ha meno difficoltà a costruire il proprio talento. Il nostro è solo un problema di contesto, ma le genialità non mancano, e per l’appunto bisogna reagire”.  Parole che suscitano riflessioni, in un territorio tanto contorto e complicato, come quello calabrese. “Per la prima volta promuovo dei lavori miei, non fermandomi solamente all’organizzazione dei Cineincontriamoci” – dichiara Scaramuzzo – “Sto lavorando affinché questa rassegna diventi un modello per Acri, ma anche per l’intera regione. L’intento è poi creare una rete con Reggio Calabria che, nonostante siamo nella stessa regione, ma è una realtà diversa da Cineincontriamoci. Il territorio è difficile ma ciò non mi demoralizza, più che altro mi entusiasma questa forma di socialità che l’ospite ha con il pubblico, il fatto che si intrattenga a parlare con le persone del posto, invece di fare la solita passerella distaccata. Voglio che la gente si avvicini al cinema, ma per farlo, deve cambiare l’aspetto cinematografico in Calabria; e perché no? Trasformare tutto questo, un domani, in una scuola, un laboratorio, un qualcosa che possa lasciare il segno”.