Gesta in rossoblu’: la prima battaglia a Catanzaro.

Il girone C della Lega Pro sa di Magna Graecia. L'occasione per trasferire il derby nelle antiche trincee elleniche.

Per i Greci l’importante era vincere alle Olimpiadi, non partecipare. La vittoria, infatti, era il segno del valore. L’uomo greco, perfetto nell’immagine classica, rappresentava l’armonia tra il fisico, possente, delineato, congiunto all’abilità nelle competizione. La vittoria rendeva l’uomo forte, simbolo indiscusso. La sconfitta lo rendeva inadeguato, lo svergognava. Il trionfo regalava carisma, regalava l’immortalità nei tempi futuri. Era simbolo delle odi dei poeti. Chi perdeva tornava a casa, come segna un verso di Pindaro, “per obliqui sentieri nascosti”. Lasciamo l’epicità dei tempi antichi, oggi, capovolgendo totalmente l’argomento, inizia un nuovo campionato di Lega Pro. Il punto lo focalizziamo sul girone C, quello in cui gareggerà il Cosenza calcio. Questa stagione è sembrata iniziare meglio rispetto agli anni passati. Il nuovo corso segnato da Gravina ha introdotto novità all’interno della Serie. Segnali che fanno accendere una vivida fiammella di speranza per la terza serie, sempre al centro di scandali.

Il girone C si è arricchito di nuovi derby. Torna la Magna Grecia. Il Cosenza disputerà scontri molto sentiti contro Reggina, Siracusa, Taranto, Catanzaro, Vibonese, Lecce, Foggia. I Lupi, segnati dal brusco inizio stagionale con l’addio di Meluso e di quattro calciatori, ha chiamato Cerri il quale ha portato nuovi calciatori. In avanti sono arrivati Gambino, Baclet e Appiah. Al posto di Arrigoni e Fiordilino, Capece e Ranieri. La retroguardia rimane inalterata e solida con Tedeschi e Blondett le due colonne affiancati da Pinna, Meroni e il nuovo arrivato Madrigali. Sarà il campionato a decretare se queste scelte sono state azzeccate o sbagliate. Saranno gli “scontri sul campo” a confermare il valore dei calciatori: dire se diventeranno “valorosi” o perdenti. Se essere ricordati e lodati oppure tornare per “obliqui sentieri nascosti”…

Parlando di favorite, sembrano partire con un gradino più in la Lecce, Matera, Foggia. Il Cosenza viene dopo, di pari valori con Catania, Juve Stabia. Non lo ripetiamo con il classico ma che congiunge la frase “nel calcio tutto può accadere”. Oramai i fatti ci hanno abituato a cogliere sorprese, anche clamorose. D’altronde il pallone (strumento basilare del calcio) è rotondo, sale e scende…