Giubileo
Giubileo, manca poco all’apertura della Porta Santa e all’avvio dei cammini giubilari
Mancano meno di 24 giorni all’apertura dell’Anno Santo, con la cerimonia presieduta da Papa Francesco il 24 dicembre alle ore 19. La città di Roma che dovrà ospitare nel corso del 2025 più di 30 milioni di pellegrini ancora è un cantiere a cielo aperto. Un Giubileo che al tema della Speranza abbina anche il tema della cultura. A tal proposito, nei giorni scorsi a Roma, il Dicastero per l’Evangelizzazione ha inaugurato la quarta Mostra della Rassegna culturale «Giubileo è cultura», dal titolo «Chagall a Roma», con l’esposizione del capolavoro di Marc Chagall, La Crocifissione Bianca. L’opera è visitabile a Palazzo Cipolla dal 27 novembre 2024 al 27 gennaio 2025. L’accesso è gratuito e libero tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. L’opera, realizzata dal pittore bielorusso di origine ebraica nel 1938, proviene dall’Art Institute di Chicago e rappresenta un potente simbolo di speranza e unità religiosa. La Crocifissione Bianca, con il suo forte messaggio di difesa della dignità umana e di dialogo tra le culture, è una delle opere più amate dallo stesso Papa Francesco. I pellegrini che da tutto il mondo giungeranno a Roma per varcare la Porta Santa e fare esperienza del Giubileo, oltre a trovarsi immersi tra i negozi di gadget realizzati proprio per questo grande evento, troveranno i cammini giubilari dove farsi pellegrini. Quattro le Basiliche Papali: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. ovvero le chiese “maggiori” con le Porte sante, che vengono aperte dal Papa per la durata dell’anno giubilare. Tredici le Chiese giubilari segnalate come luoghi di ritrovo per i pellegrini. In queste chiese si terranno le catechesi nelle diverse lingue per riscoprire il senso dell’Anno Santo, ci sarà la possibilità di vivere il sacramento della Riconciliazione e nutrire l’esperienza di fede con la preghiera. Per i pellegrini è stato pensato anche il pellegrinaggio verso le Sette Chiese, ideato da san Filippo Neri nel XVI secolo, e rientra tra le più antiche tradizioni romane. Si tratta di circa 25 chilometri che si snodano lungo tutta la città, raggiungendo la campagna romana, le catacombe e alcune tra le magnifiche basiliche di Roma. Tra le tante scelte di pellegrinaggio per i pellegrini c’è anche il cammino delle chiese dell’Unione Europea, L’Europa a Roma, prevede tappe in 28 chiese e basiliche. Tutte sono legate storicamente a Paesi europei per motivi di carattere culturale, artistico o per una tradizione di accoglienza dei pellegrini provenienti da un particolare Stato dell’Unione Europea. Infine c’è il pellegrinaggio giubilare denominato: Donne Patrone d’Europa e Dottori della Chiesa. Questo pellegrinaggio vuole riproporre all’attenzione dei fedeli e dei turisti le figure di donne sante europee, proclamate dalla Chiesa, Patrone d’Europa e Dottori della Chiesa. Sono state scelte alcune chiese significative che possano richiamare queste figure di santità, o per il legame con il titolo della chiesa stessa, come nel caso di Santa Brigida a Campo de’ Fiori, oppure per la presenza di reliquie, come a Santa Maria sopra Minerva, dove è presente il corpo di Santa Caterina da Siena. Sant’Ivo alla Sapienza, per esempio, per la storia universitaria che la contraddistingue, ben si presta a richiamare la figura di Santa Teresa Benedetta della Croce, filosofa e martire. Santa Cecilia in Trastevere, per il riferimento alla protettrice dei musicisti, rimanda a Ildegarda di Bingen, che tra le molte arti sviluppò anche la musica, mentre Trinità dei Monti, con il legame alla Francia, può ospitare il ricordo di Santa Teresa di Gesù Bambino. Infine Santa Maria della Vittoria, con l’Estasi di Santa Teresa del Bernini, che richiama alla figura di Santa Teresa d’Avila.
Per assaporare i frutti, come cristiani, di questo Giubileo, come suggerito dal pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione e responsabile del Giubileo2025 , Mons. Rino Fisichella, prepariamoci a questo Anno Santo “con un atteggiamento di apertura e rinnovata speranza. Il Giubileo rappresenta un’opportunità preziosa per riscoprire la nostra fede e rimettere Dio al centro del nostro altrimenti frenetico pensare. Attraverso un passaggio della Bolla di indizione Spes non confundit, il Papa invita i fedeli a un incontro personale con il Signore, che è porta di salvezza. C’è bisogno che ci avviciniamo con cuore fiducioso e spirito aperto, pronti a ricevere la grazia di Dio. Questo evento è un richiamo a rimettere la nostra vita nelle mani di Dio, nella certezza che la sua misericordia e il suo amore ci accompagnano”.