Diocesi
Gli auguri di Natale di mons. Nolè
L'Arcivescovo, attraverso Parola di Vita, si rivolge alla diocesi per il Natale e auspica attenzione e capacità di tenerezza, specialmente verso i più fragili.
“Anche se Cristo nascesse mille e diecimila volte a Betlemme a nulla ti gioverà se non nasce nemmeno una volta nel tuo cuore”
L’anno della misericordia che stiamo vivendo può essere il tempo favorevole perché Gesù nasca nel nostro cuore e lo riempia di gioia e di tenerezza. Coi suoi occhi e con il suo cuore potremo finalmente amare ogni uomo e ogni donna come fratello e sorella. E sarà così anche per il creato e le sue creature come Francesco d’Assisi che lodava e contemplava ogni essere vivente come volto e presenza di Dio nel mondo. Con i suoi occhi e con il suo cuore saremo anche capaci di accogliere il suo perdono, che sempre purifica, rinnova e ci rende gioiosi e capaci di tenerezza verso il prossimo. Con gli angeli canteremo anche noi ogni giorno con la nostra vita “Gloria a Dio e pace agli uomini che egli ama” davanti alle grotte e ai tuguri, alla capanne e alle baracche, spesso camuffate da palazzi e grattacieli, supermercati e alberghi di lusso, ma contenitori di persone vive come allora, come sempre, bisognose di calore umano e vera dignità, fratellanza e riconciliazione, pace interiore e serenità, che solo lui, Dio – bambino, può donare con gratuità e tenerezza di Padre. Come i pastori anche noi andremo senza indugio ad adorarlo nell’Eucarestia e nella liturgia e poi incontrarlo nella carne viva che giace in un letto di ospedale o in una casa di cura, in una struttura di accoglienza o in famiglia, sui marciapiedi e sulle stazioni, in casa e vicino a noi, per asciugare una lacrima o lenire una sofferenza o semplicemente per fargli compagnia. Perché alla fine saremo giudicati proprio sull’amore verso il prossimo. Avevo fame, sete, desiderio di compagnia e di affetto. E tu cosa hai fatto? Beati noi se ci sentiremo dire: e tu mi hai riconosciuto, accolto e amato. Come Maria, la serva e la discepola, la madre e la regina, Vogliamo accoglierlo, amarlo e portarlo al mondo come il salvatore nostro, la nostra gioia e la nostra consolazione, per dire a tutti: ‘oggi è Natale’, perché Gesù è nato nel mio cuore e attraverso il mio cuore voglio che nasca anche nel tuo. E insieme saremo nella gioia, e finalmente sarà un Natale vero.
* Arcivescovo metropolita di Cosenza – Bisignano