Giubileo
I progetti della Biblioteca Apostolica Vaticana per il Giubileo del 2025
La Santa Sede sarà presente anche all’Expo di Osaka incentrato sulla creazione della società del futuro
La Biblioteca Apostolica Vaticana ha in programma vari eventi culturali per l’avvio dell’anno giubilare. Alla conferenza stampa dal titolo “La Biblioteca Apostolica Vaticana per la crescita di un nuovo umanesimo”, tenutasi lo scorso 28 novembre, mons. Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ha specificato che le proposte serviranno per celebrare “il ruolo coesivo della diplomazia culturale che la Biblioteca porta avanti dalla sua creazione”. Nata nel 1451 per volontà di Niccolò V, la Bav è tra le biblioteche più antiche al mondo, pronta ad accogliere studiosi e ricercatori aventi interessi disparati. È “un laboratorio costante, sempre in evoluzione con progetti e iniziative, vivace sede di scambio” ha aggiunto Zani. “Parole Aperte. Lessico giubilare per il nostro tempo” è invece il progetto di imminente avvio, sorto dalla collaborazione tra la Biblioteca Apostolica e l’Istituto di Cultura e Formazione “Antonio Rosmini”. Prevede otto incontri nel Salone Sistino della Biblioteca, durante i quali alcuni specialisti analizzeranno otto parole significative per il Giubileo: “viaggio”, “visioni”, “silenzio”, “Parola”, “Intelligenza”, “Carità”, “Umanesimo”, “Speranza”. Saranno letti dei brani inerenti al tema giubilare, saranno recitati testi poetici e teatrali del giovane Papa Giovanni Paolo II, di Papa Francesco e di Borges e, in più, si terrà uno speciale evento dedicato alla Madonna a maggio, con tanto di accompagnamento musicale. La Bav, che custodisce anche la prima Bolla di indizione del Giubileo del 1300, allestirà una mostra riguardante il dialogo tra il Vaticano e gli artisti contemporanei. Verranno illustrati, nell’ambito della rassegna “Giri del mondo”, i viaggi del diplomatico Cesare Poma (1862-1932), che lasciò alla Biblioteca della Sede Apostolica carte di giornali provenienti da diverse parti del mondo, e ci saranno anche dei riferimenti agli spostamenti di due giornalisti francesi e all’intraprendenza di sei donne, che sfidarono i pregiudizi del tempo partendo da sole. La Bav prenderà parte alla rassegna “The Art of Numbers”, che rientra nella Biennale di Arte Islamica in programma dal 25 gennaio a Jeddah in Arabia Saudita. L’interesse per il mondo musulmano scaturisce dai viaggi di Bergoglio nei Paesi Islamici, che vedono nel Vaticano un partner affidabile. In Arabia Saudita i rappresentanti della Santa Sede porteranno 11 manoscritti del quattordicesimo e del quindicesimo secolo, tra cui il Rotolo del Nilo. Un altro imperdibile appuntamento è all’Expo di Osaka in Giappone, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre. Il titolo scelto “Designing Future Society for Our Lives” vuole essere un invito a interrogarsi sull’importanza delle vita umana, sul cammino comune dell’umanità e sul dialogo interreligioso. Sono tematiche fondamentali per edificare “un nuovo umanesimo”, che sfrutti gli strumenti digitali per la crescita integrale, individuale e comunitaria. Il Padiglione vaticano intitolato “La Bellezza porta Speranza” cercherà di trasmettere l’idea di bellezza in tutte le sue sfaccettature, attraverso l’istallazione di opere d’arte. La bellezza è speranza e la speranza porta con sé la fede in Dio e la volontà di rigenerarsi a nuova vita, per far nascere una società più armoniosa e unita. La Bav collaborerà con la società giapponese NTT (Nippon Telegraph and Telephon) Group per portare avanti l’informatizzazione di vari settori lavorativi. I pellegrini potranno consultare virtualmente i manoscritti che parlano di Speranza, conservati nella Biblioteca del Papa, e potranno prendere visione della riproduzione di un “picciolo” rinvenuto intorno alla tomba di San Pietro, come simbolo dell’obolo della vedova dei Vangeli che gettò tutto quanto aveva nel tempio. Emesso in occasione del Giubileo indetto da Niccolò V nel 1450, reca il Sacro Volto della Veronica. La Biblioteca Vaticana, in quanto luogo con un’intensa attività editoriale nonché fabbrica per la formazione e l’aggiornamento continui per il settore biblioteconomico, ha radici molto profonde nel passato e un’impostazione interdisciplinare, che le permettono di aprirsi al mondo e di guardare al futuro dello sviluppo umano integrale.