Chiese di Calabria
I segni di Costruire Speranza 2
Nelle parole di don Nino Pangallo il significato di un impegno che ha visto protagoniste animatrici le 13 diocesi calabresi.
“Questi anni di lavoro di Costruire Speranza hanno prodotto una bella rete di sensibilizzazione nelle 12 diocesi calabresi, grazie all’animazione sui temi della dottrina sociale su giustizia e legalità”. Lo ha detto al Sir don Nino Pangallo, responsabile del progetto di Caritas Calabria “Costruire Speranza 2” sulle buone pratiche di giustizia e legalità, presentato a Lamezia Terme. Dal 2017 ad oggi, il progetto ha coinvolto 16.588 persone provenienti da ambiti e settori diversi: parrocchie, enti pubblici e privati, associazioni di diverso genere, scuole ed altro ancora. Durante l’iter progettuale sono stati effettuati 1068 incontri sui territori. In questi due anni sono state realizzate 12 ‘opere segno’ costituite da 5 cooperative, 2 associazioni, 4 servizi di potenziamento diocesano e la riqualificazione di un terreno a favore di un gruppo di minori. Fra le varie attività, è stata avviata anche la campagna di crowfounding grazie alla quale sono stati raccolti 7.139,70 euro a cui si aggiungono i 10mila euro di donazione della Gazzetta del Sud. “Siamo contenti perché sono nate opere di carità in beni confiscati e aziende di giovani con Progetto Policoro”, ha proseguito don Pangallo.All’incontro è intervenuto anche don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana. “Legalità, giustizia e carità per noi cristiani sono imprescindibili tra loro”, ha detto. “Educazione e ricerca della legalità sono radicate all’interno della Chiesa e delle Caritas come lo deve essere la passione per i poveri e così come anche il bene comune deve essere radicato nei territori”, ha sottolineato. Per don Soddu, “nelle mafie e nell’illegalità c’è una sfida teologica per la Chiesa; la legalità si vive con la solidarietà e la via della speranza è il servizio che diventa profezia”. Per il direttore di Caritas italiana, “l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie può diventare un segno tangibile di carità”.