Primo Piano
I vaticanisti indicano la strada: raccontare le belle storie
Alla Pontificia Università della Santa Croce un momento formativo sull'informazione religiosa a partire dal Magistero del Santo Padre.
Introduzione alle fonti del giornalismo, a partire dalla cronaca ecclesiale. Questo il tema dell’incontro di formazione a cui come giornalistidel Settimanale diocesano abbiamo partecipato. Teatro dell’evento, la Pontificia Università della Santa Croce, nel cuore di Roma. Ennesima occasione di aggiornamento per rendere sempre più qualificato il nostro servizio alla comunicazione sociale.
L’autorità delle Parole del PapaDon Sergio Tapia – Velasquez introduce il corso, che peraltro rientra nel più vasto percorso di formazione specializzata in informazione religiosa. Che valore hanno le parole pronunciate Santo Padre nelle diverse circostanze? Quale differenza tra il pronunciamento ex cathedra e le interviste ai quotidiani?Anzitutto, il fondamento dei doni e compiti del Papa: “chi ascolta voi, ascolta me”. È parola di Cristo, di cui il pontefice è vicario in terra. Per lui e per i Vescovi, il carisma della verità, che deriva direttamente da Dio. Ma quando? Non è anche il Papa o il Vescovo un uomo?Magistero del Papa è il “depositum fidei” e la Tradizione vivente della Chiesa. Lo garanzia? Lo Spirito Santo, che “guida alla verità tutta intera”. Il Papa, allora, parla attraverso diversi tipi di interventi,dalle omelie fino alle costituzioni apostoliche, passando per le lettere apostoliche e le encicliche. Dal magistero esplicito a quello implicito, da quello ordinario a quello straordinario (dichiarazioni dei Concili ecumenici, dogmi, canonizzazioni).
Natura e missione della Chiesa. Le fonti documentali.Giulio Maspero di una cosa è certo: per capire la natura e la missione della Chiesa bisogna capire chi è il Dio adorato da quella fede. la storia del mondo, dai greci e romani, traccia il conflitto tra il bene e il male, tra forze diverse dalle quali scaturiscono conseguenze per l’uomo. Sono quelle stesse forze che, nel tempo, assumono un nome e un volto, dall’ “Io Sono” a Gesù Cristo, rivelatore del volto di Dio. Mentre Dio si fa incontro agli uomini, gli uomini diventano popolo. Diventano Chiesa. Dio diventa il mistero d’amore comunicato, quel mistero che ci fa famiglia e famiglie di famiglie. Un famiglia di battezzati, legati con Dio da rapporto di paternità e filiazione e, tra gli uomini, di carità. “La Chiesa è una vita, una famiglia, una comunione di persone”. Ma come si conosce la Chiesa? Sulla Bibbia, sì, ma anche attraverso la vita dei fedeli. E ancora, grazie al diritto canonico e ai pronunciamenti papali.
Le fonti di chi fa informazione religiosaDavide Willey, della Bbc, rompe il ghiaccio nella seconda parte dell’incontro. “Le notizie che riguardano il Vaticano sono di interesse internazionale”. Su questo non ci piove. La sua esperienza, a partire dal 1978, con la morte di due Papi e l’elezione di Giovanni Paolo II. “Con lui ho fatto 50 viaggi, visitando tutta l’Africa e i Paesi più sperduti del mondo”.Passa il testimone a Luigi Accattoli. Si parla di fonti ufficiali e confidenziali, di cercare le notizie “spostando sassi, sabbia, arrivando alla radice”. Si parla anche di Francesco, del suo linguaggio, dei gesti, della sua capacità di rilanciare anche le critiche che gli vengono mosse perché gli “fanno bene”. Il lavoro del vaticanista è anzitutto di prudenza sia nella scelta delle fonti che nella realizzazione del servizio giornalistico. Fuori da ogni estremismo, soprattutto.Particolare il percorso di Marco Tosatti, da giornalista di attualità alla cronaca da vaticanista. “Seguo quanto accade proprio da giornalista. A differenza di molti che si occupano di questa materia e che vengono al giornalismo e a questo settore con una appartenenza precedente al mondo della Chiesa, cerco di basarmi soprattutto sui fatti”.Giovanni Tridente dà qualche statistica: “siamo alla qunta generazione di vaticanisti che hanno raccontato otto pontificati”. Ma a cosa servono le fonti? “Certamente non a raccontare il solo retroscena o le cose brutte della Chiesa. Piuttosto che appiattirsi sulle bad news bisogna portare avanti le informazioni rilevanti”. Tridente dà una ricetta ai giornalisti: “uscire dalle beghe di Palazzo”. In sostanza, raccontare storie belle. Guardare al Popolo santo di Dio.