Chiesa
Il “buon anno” di papa Francesco. L’angelus integrale di oggi
Il Papa ha pronunciato il suo primo Angelus del 2016. Gesù non ha la bacchetta magica, ma entra nei cuori per cambiarci - ha detto il pontefice. Dopo la benedizione il saluto al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella che ieri sera, nel messaggio di fine anno, ne aveva citato il magistero e l'impegno.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buon anno!All’inizio dell’anno è bello scambiarsi gli auguri. Rinnoviamo così, gli uni per gli altri, il desiderio che quello che ci attende sia un po’ migliore. È, in fondo, un segno della speranza che ci anima e ci invita a credere nella vita. Sappiamo però che con l’anno nuovo non cambierà tutto, e che tanti problemi di ieri rimarranno anche domani. Allora vorrei rivolgervi un augurio sostenuto da una speranza reale, che traggo dalla Liturgia di oggi.
Saluti dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle, desidero ringraziare il Presidente della Repubblica Italiana per gli auguri che mi rivolto ieri sera nel suo Messaggio di fine anno, e che ricambio di cuore.Esprimo riconoscenza per le molteplici iniziative di preghiera e di azione per la pace organizzate in ogni parte del mondo in occasione dell’odierna Giornata Mondiale della Pace. Penso, in particolare, alla Marcia nazionale che si è svolta ieri sera a Molfetta, promossa da CEI, Caritas, Pax Christi e Azione Cattolica; è bello sapere che tante persone, soprattutto giovani, hanno scelto questo modo di vivere il capodanno.
Saluto con affetto i partecipanti alla manifestazione “Pace in tutte le terre”, promossa a Roma e in molti Paesi dalla Comunità di Sant’Egidio. Cari amici, vi incoraggio a portare avanti il vostro impegno in favore della riconciliazione e della concordia. E saluto le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare, che hanno vegliato questa notte in Piazza San Pietro, pregando per la pace e l’unità nelle famiglie del mondo intero. Grazie a tutti per queste belle iniziative e per la vostra preghiera. Rivolgo un saluto cordiale a tutti voi, cari pellegrini qui presenti. Un pensiero speciale va ai “Cantori della Stella” – Sternsinger –, bambini e ragazzi che in Germania e Austria portano nelle case la benedizione di Gesù e raccolgono offerte per i loro coetanei poveri. Saluto gli amici e i volontari della Fraterna Domus, l’Oratorio di Stezzano e i fedeli di Taranto. A tutti auguro un anno di pace nella grazia del Signore, ricco di misericordia, e con la protezione materna di Maria, la Santa Madre di Dio. Non dimenticatevi al mattino, quando vi svegliate, di dire: Oggi il Signore fa risplendere il suo Volto su di me.Buon anno, buon pranzo, e non dimenticate di pregare per me. Arrivederci!