Diocesi
Il cammino del Movimento studentesco di Azione Cattolica
Parola al neo eletto segretario Luca Cuconato che racconta la sua esperienza e gli impegni del MSAC
Il Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC) di Cosenza ha da poco rieletto il proprio direttivo, dando fiducia per il prossimo triennio come segretario del circolo MSAC bruzio a Luca Cuconato, in tandem con Alessia Mannarino di Amantea della forania Marina. Abbiamo lasciato che lo stesso Luca si raccontasse ai lettori di Parola di Vita, in questo anno pastorale che la Chiesa cosentina, per volere dell’Arcivescovo Nolè, ha dedicato ai giovani.
Raccontaci un po’ di te e di come sei entrato nella “famiglia” del MSAC.
Ho sedici anni e frequento il Liceo Scientifico ‘Scorza’; da poche settimane, sono stato eletto segretario del MSAC Cosenza. Sin da piccolo, frequento l’Azione Cattolica nella parrocchia di Sant’Aniello e se oggi sono quel che sono è, soprattutto, grazie all’Azione Cattolica. L’AC è una grande famiglia di cui fa parte anche il MSAC, cioè il “Movimento Studenti di Azione Cattolica”, un’associazione studentesca riconosciuta dal MIUR che nasce all’interno dell’Accordo, ma si rivolge agli studenti di tutte le scuole superiori, credenti e non; si tratta, dunque, di ‘una proposta che si rivolge a tutti i giovani senza barriere ideologiche.
Quale la vostra azione sul territorio?
I ‘Msacchini’ si propongono di testimoniare la fede con la semplicità della loro vita, per questo caratteristico del MSAC è il coinvolgimento di tutti gli studenti che popolano le nostre scuole – anche e, soprattutto, a coloro che sono lontani da un cammino di fede orientato. Il MSAC è la proposta missionaria dell’AC tra i banchi di scuola; si tratta di un ‘dono’ che l’AC fa a giovani e a giovanissimi.
Come vivi l’esperienza del MSAC Cosenza?
Io cerco di vivere l’esperienza del MSAC nella mia città con semplicità e con dedizione. Frequento questo movimento sin da quando, a tredici anni, ho ‘messo piede’ al Liceo. Sin da subito, mi sono appassionato per la proposta di riflessione su tematiche a me vicine: la scuola, infatti, è e sarà la nostra “seconda casa” per ben cinque anni.
Che cosa ti ha dato questa esperienza?
Il MSAC mi ha permesso di scoprire e di rafforzare nuove relazioni, nella nostra diocesi e in tutta Italia. Ogni anno, infatti, il MSAC nazionale propone alcuni eventi, ai quali ho partecipato tornandone arricchito. Quest’anno, Alessia Mannarino di Amantea ed io, siamo stati eletti segretari del circolo di Cosenza. Abbiamo accettato con gioia questa ‘sfida’ perché, come chi ci ha preceduto negli anni passati, amiamo questo movimento e perché ci interessa, mi sta a cuore, la scuola: il motto del MSAC è “I CARE – mi sta a cuore”. E io lo vivo con bellezza grazie all’esperienza di testimonianza e di formazione all’interno del movimento studentesco.
Quali i ‘progetti’ per il prossimo futuro dei MSAC Cosenza?
Ci stanno a cuore e sogniamo scuole ‘vive’ e fatte di studenti appassionati, perché a ogni studente interessa la vita scolastica, i diritti e i doveri degli studenti, il rapporto con i docenti, con i Dirigenti e con i compagni. Nel nostro documento congressuale abbiamo stilato, assieme al resto dell’équipe diocesana, diversi obiettivi da realizzare durante il nostro cammino da ‘missionari nelle scuole’. Ad esempio, una delle proposte consiste nell’organizzare momenti di orientamento per gli studenti che si affacciano alle scuole superiori o all’Università; un’altra nell’organizzazione di un campo MSAC Cosenza di qualche giorno, da dedicare alla nostra grande passione: la scuola! Come esperienza, personale, alla fine di questo triennio, spero di portare nel mio bagaglio di vita tante soddisfazioni e tanti legami instaurati.