Il Cardinale O’Malley: è necessario rendere il Tempio un luogo sicuro dove portare i bambini

L'arcivescovo di Boston, insieme ai membri della Commissione, sta lavorando per sviluppare seminari per educare la leadership della Chiesa in materia di protezione dei bambini. Inoltre sarà presto indetta una giornata di preghiera per le vittime di abusi sessuali. Per i "sopravvissuti" la Chiesa vuole offrire percorsi di riconciliazione e di guarigione.

Una delle piaghe che riga il volto della Chiesa è sicuramente la pedofilia. Papa Francesco subito dopo la sua elezione si è fervidamente adoperato per contrastare questo male. Il suo impegno continua all’interno della Chiesa “Non c’è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori” ha ribadito più. A lavorare su questa tematica importante la Commissione per la tutela dei minori, voluta dal Pontefice e affidata al cardinale Sean Patrick O’Malley, OFM Cap, Arcivescovo di Boston, e della quale fanno parte anche due vittime di abusi.

I lavori della Commissione si stanno svolgendo in questi giorni in Vaticano. Tre giornate, da ieri a domani, scandite dai briefing nella Sala stampa della Santa Sede, per lavorare sulle linee guida che serviranno per  “sradicare dalla Chiesa la piaga degli abusi sessuali sui minori”.

Papa Francesco in una lettera inviata ai presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, lo scorso 2 febbraio in occasione della festa della Presentazione di Gesù Bambino al Tempio,  ha ribadito “tolleranza zero” nella lotta alla pedofilia. “Quasi tutti i Paesi hanno risposto, alcuni hanno mandato norme deboli, e noi, lavorando con la Congregazione per la dottrina della fede, lavoriamo ora per individuare quali Paesi necessitano di più aiuto”. Si è espresso così il cardinale O’Malley questa mattina durante il briefing accompagnato da due dei diciassette membri della Commissione (9 uomini e 8 donne tra cui un solo italiano, il professore Claudio Papale, docente di Diritto Canonico alla Pontificia Università Urbaniana): Suor Kayula Gertrude Lesa, RSC, dallo Zambia e Peter Saunders, dall’Inghilterra. 

Il lavoro della Commissione mira a “rendere il tempio un luogo sicuro dove portare i bambini” ha precisato l’Arcivescovo di Boston, attraverso percorsi di riconciliazione e di guarigione per coloro che sono stati abusati.

Papa Francesco ha ricordato oggi il Cardinale O’Malley nel suo intervento “esorta vescovi e superiori religiosi per garantire la sicurezza dei bambini e degli adulti vulnerabili e per offrire i sopravvissuti e alle loro famiglie la cura pastorale e fornire assistenza psicologica”.  Inoltre “esorta vescovi e superiori religiosi per incontrare i sopravvissuti e i loro cari. Egli dice: “questi incontri sono preziose opportunità di ascoltare coloro che hanno molto sofferto e per chiedere loro perdono”.

Pertanto, il Presidente della Commissione per la tutela dei minori ha chiesto ad ogni Conferenza di nominare una persona in grado di “aiutare a stabilire una linea di comunicazione con le conferenze e con i superiori religiosi”.

Ieri, nella prima giornata di lavoro, nuove rappresentanze si sono aggiunte alla Commissione dei diciassette Stati, con  l’ingresso di: Africa, Asia, Sud America e Oceania. “Sono davvero impressionato dalla ricchezza di esperienza e l’impegno che tutti i membri portano alla Commissione. Attualmente – ha aggiunto il presidente O’Malley – stiamo lavorando per sviluppare seminari per educare la leadership della Chiesa in materia di protezione dei bambini. Ci auguriamo di poter offrire questi programmi per i membri della Curia Romana e di Vescovi di nuova nomina che vengono a Roma da tutto il mondo, per i programmi di orientamento promosso dalla Congregazione per i Vescovi e la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli”.

La Commissione è a lavoro per la guarigione spirituale e per aiutare anche ad aumentare la coscienza tra la comunità cattolica sulla piaga più profonda e nascosta. La Commissione tra l’altro sta “preparando anche i materiali per una giornata di preghiera per tutti coloro che sono stati lesi da abusi sessuali”. I membri della Commissione lavorano per creare anche dei contatti con le organizzazioni di finanziamento cattoliche “per assegnare sovvenzioni a queste contee per stabilire programmi di protezione dei bambini e corsi di formazione per il personale della Chiesa” ha aggiunto il cardinale O’Malley. Inoltre, “sta creando una serie di gruppi di lavoro per chiedere l’esperienza di persone che non sono membri, ma siano in grado di fornire un valido aiuto, in particolare per le questioni di linee guida di prevenzione e di sensibilizzazione”.