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Il Cosenza sprofonda di nuovo, la Casertana ne fa 3 al Marulla.
Alfageme, Galli e Carriero affondano Corsi e compagni. Per Braglia il momento più complicato.
Alla fine il cielo s’è colorato intensamente di nero. Nero come la partita del Cosenza. Una prestazione abulica, farraginosa, un abisso rispetto a Reggio, a quello che di buono era trapelato dallo Stretto. I presagi climatici si sono riflettuti sul campo di gioco. La luna in cielo, appariva e scompariva, tra i nuvoloni della serata. Propria come il Cosenza, apparso in avvio con il palo di Baclet e scomparso prima del dovuto dagli schemi della gara.
Assente da tutti i punti di vista, anzi tutti no. Solo la capacità di tener palla e portarla nella metà campo dei Falchetti, poi il nulla. Quello vero, nessuna idea di fondo, di conduzione offensiva di una trama di gioco. La Casertana ha semplicemente approfittato dei mali altrui. La difesa silana è stata silurata come il tonno quando viene puntellato da un grissino. Poi Perina è un discorso a parte. Lui è il principale responsabile della caduta della squadra d Braglia. Vedendo le immagini, potrete farvi un’idea concreta.
Ora tutto è nelle sue mani. Piero Braglia, che ha cambiato tanto durante la partita, ha un enormità di lavoro davanti. Per lui inizia la fase più difficile, più complicata. Avviandosi in solitario verso gli spogliatoi, ha riflettuto sul da farsi, domandosi che cosa non ha funzionato (quasi tutto) e il come recuperare una stagione che sta sfuggendo di mano. E con il rischio di un’altra annata al di sotto degli obiettivi prefissati.
CRONACA. Totale conferma per l’undici che ha sfatato il lungo tabù di Reggio Calabria. Davanti Perina, giocano Idda, Dermaku e Pinna. Sulle corsie di centrocampo riecco Corsi e D’Orazio. Calamai, Loviso, Bruccini, completano il reparto nella parte centrale. Per l’attacco disposti, di nuovo, Mendicino e Baclet. D’Angelo, nuovo tecnico dei Falchetti, sceglie il 3-4-1-2.
Non passano che 3 minuti e gli ospiti mettono in tensione Perina con un cross da calcio d’angolo. Al 7’ rispondono i padroni di casa. Pinna, prendendo un pallone pervenuto da una respinta da centrocampo, allunga in area per Baclet che va al tiro, ma la traiettoria del pallone termina sul palo esterno.
Volano i Falchetti. Dopo il brivido di Baclet, è la Casertana ha timbrare per prima la porta. Autore è Alfageme che approfitta di una dormita della retroguardia silana, nello specifico Idda e Dermaku, battendo in uscita Perina.
L’illusione del pareggio silano arriva al 29’ pt con una punizione di Loviso. Il regista serve in area una pallone che, servito da Baclet, termina dalle parti di Mendicino. L’ex di Robour Siena e Salernitana prova la rovesciata (il marchio di fabbrica), Benassi respinge corto, poi l’assistente segnala la posizione di fuorigioco (Baclet).
Cambio Braglia. Accortosi della difficoltà del Cosenza di incunearsi tra le linee campane, a fronte di una manovra non proprio scorrevole, ma farraginosa, Braglia effettua un leggero cambio all’impostazione tattica della squadra. Sempre 5 centrocampisti, però, con l’eccezione del trequartista (quindi 3-4-1-2, a specchio con gli ospiti). Ecco spiegato il cambio al 31’ del primo tempo, dove Mungo prende il posto di Loviso.
…intanto gli ospiti raddoppiano. Sfruttando un calcio di punizione dalla sinistra, la Casertana sigla il raddoppio con Galli che sbaraglia un Perina all’ennesima partita sottotono. Il tiro in se, non era una conclusione insipida, ma a mezz’aria. Dunque, le maggiori colpe sono da imputare all’estremo difensore rossoblu. La Casertana, realizzato il secondo gol, capisce che la compagine di casa fatica a imbastire una solida ed efficace manovra di gioco e prendendo tale consapevolezza, con ordine avanza. Poi, altro tassello è la vistosa permeabilità difensiva di Idda, Dermaku e Pinna, molto lontani dalla prova di Reggio e quella prima ancora contro il Catania.
Cambio Braglia/2. Ad inizio secondo tempo il tecnico silano cambia ancora. Trasformazione in 4-2-3-1: fuori D’Orazio e Menidicino, dentro Statella e Caccavallo. Dietro difesa composta da Corsi, Dermaku, Idda e Pinna. In mediana Bruccini-Calamai. Trequarti composta da Caccavallo, Mungo, Statella con Baclet terminale offensivo. E dopo una leggera disattenzione, il Cosenza inizia ad avanzare in area casertana. I primi tentativi si rivelano vani. I guanti di Benassi vengono impegnati al 8’ st da un ravvicinato colpo di testa di Caccavallo: nulla di pericoloso, il portiere ospite blocca senza affanni. Come accaduto nella prima frazione, all’11’ st arriva la seconda illusione del gol di marca locale. Statella impatta, in area, un pallone giunto dalla destra, ma Volpi fischia un fallo commesso in attacco.
Cambio Braglia/3. Braglia sfrutta il suo ultimo cambio, dato che non può interrompere il gioco per più di tre momenti,
Pinna sfiora il palo dalla lunga distanza al 24’. Ma in casa Cosenza il fatto critico è che, non tanto la mancata produttività sottoporta, ma l’assenza di una manovra solida capace di creare gioco (causa) in grado, poi, di creare le occasioni negli ultimi sedici metri (effetto). Per quanto riguarda la cronaca, al 32’ st Statella sfiora il gol che avrebbe accorciato le distanze.
Sprofondo. I cambi, sia di modulo che di uomini, non sortiscono gli effetti sperati. Mentre il Cosenza avanti fatica, la Casertana al 35’ insacca il 3-0 con un gol dalla lunetta di centrocampo di Carriero, Perina resta a guardare. Come tutto il Cosenza, rimasto anche in 10 per l’espulsione di Tutino.
Il tabellino
COSENZA (3-5-2): Perina 4; Idda 5, Dermaku 4,5, Pinna 5; Corsi 5, Calamai 5, Loviso 4,5 (31 ‘ pt Mungo 5,5), Bruccini 5 (22’ st Tutino 4), D’Orazio 5 (1’ st Statella 5); Mendicino 4,5 (1’ st Caccavallo 5), Baclet 5. A disposizione: Saracco, Palmiero, Pasqualoni, Boniotti, Liguori, Pascali. Allenatore: Braglia 5.
CASERTANA (3-4-1-2): Benassi 6,5; Rainone 6,5, Polak 6, Lorenzini 6,5; Galli 6,5 Carriero 6,5, De Rose 6 (32’ st De Marco sv), Ferrara 6,5 (28’ st Rajcic 6); Turchetta 6 (16’ st D’Anna 6); Padovan 6,5 (32° st Tripicchio sv), Alfageme 6,5. A disposizione: Cardelli, Finizio, Donnarumma, Forte, Marotta, Cigliano, Santoro, Colli. Allenatore: D’Angelo 6,5.
MARCATORI: 11’ pt Alfageme, 39’ pt Galli, 35’ st Carriero.
ARBITRO: Volpi di Arezzo 6.
NOTE. Serata nuvolosa e leggermente freddolosa. Campo in discrete condizioni di gioco. Spettatori: 2207 presenze totali, 1444 paganti di cui 68 tifosi provenienti da Caserta (abbonati 668). Incasso netto: 13.421 euro. Angoli: 5-4. Ammoniti: Calamai, De Rose, Dermaku. Espulsi: Tutino. Recuperi: 2’ pt – 5′ st