Il Cosenza sulle spalle di Tutino e Marras

Venezia rimandato battuto 4-2 al termine di una prestazione maiuscola.

La vittoria che non ti aspetti. Il Cosenza fa quattro gol al forte Venezia (tre nei primi 21minuti!), genera entusiasmo nei duemila presenti al Marulla (pioggia e vento hanno fatto la differenzaO e ritrova i tre punti che mancavano da troppo tempo. Nel segno del tre, anche lo score del giocatore più rappresentativo della squadra rossoblù, Gennaro Tutino, che – grazie a una magnifica tripletta – ha portato a casa il pallone della partita. 

Tempo da lupi a Cosenza, e i lupi sono usciti alla grande, riuscendo finalmente a dare seguito, a livello di punti, alla buona prestazione che si era già vista sul campo della Cremonese, da dove però gli uomini di mister Caserta erano tornati con le pive nel sacco.

Da menzionare, oltre al funambolico Tutino, anche le prestazioni di Marras e Frabotta. Il primo, chiamato a fare fase offensiva e difensiva, ha corso per novanta minuti, mostrando una notevole tenuta atletica e garantendo grande qualità. Pregevole il gol in girata ravvicinata che ha fatto esplodere il San Vito per la seconda volta. Frabotta, da parte sua, ha dimostrato di essere un giocatore di categoria (superiore?, visto il piedino che ha), assicurando alla sua fascia di competenza, la sinistra, acume tattico e pulizia di calcio. 

A proposito di tattica, ci sembra che il tecnico rossoblù abbia finalmente capito che Gennaro Tutino ha bisogno di giocare vicino alla porta e, comunque, in una posizione centrale, magari proprio accanto a Forte (di cui abbiamo notato piacevolmente i miglioramenti, al di là di un gol evidentemente sbagliato). Se Tutino è troppo decentrato, ha difficoltà ad arrivare al tiro, come prova l’attacco anemico del Cosenza.

Ora si va a Bolzano, nell’auspicio che si continuino a fare passi avanti e si abbandoni un posto di classifica che sembra davvero assurdo per la rosa in forze al Cosenza di quest’anno.