Il Cosenza vola: Sciaudone e Tutino stendono il Cittadella

I Lupi allungano sul Pescara battendo i veneti con una prestazione super. Tante le occasioni sprecate.

Mamma mia Sciaudone. Mamma mia che calciatore che è arrivato a Cosenza. Il centrocampista rossoblù non solo mette a segno un gol pazzesco (il secondo consecutivo), ma sfodera una prestazione super. Il 2-0 rifilato al Cittadella è suggellato dal tap-in di Tutino a margine di una strepitosa azione di contropiede. Braglia si gode una squadra rigenerata dal mercato ed esulta insieme a tutto il Marulla, oggi finalmente soddisfatto da un prestazione super contro una compagine tra le migliori.

Un girone fa il Cittadella vinse con lo stesso risultato con cui, oggi, i Lupi hanno battuto gli uomini di Venturato. All‘ epoca era un altro campionato. In questi mesi i rossoblù sono maturati notevolmente acquisendo una propria identità di gioco e fisionomia tattica. Il Cittadella è stato disorientato dai tre “liquidi” attaccanti rossoblù e senza punti di riferimento per i difensori è una grossa gatta da pelare. In più il filtro a centrocampo di Sciaudone ha paralizzato gli uomini di Venturato, pericolosi solo con due tiri dalla distanza. Da migliorare la precisione, ma con 6 punti di vantaggio sul Foggia il fine settimana scorre via tranquillo.

Le scelte dei due allenatoriBraglia vara il 4-3-3 più “sarriano” nell’attacco. Tutino e Baez si alternano tra la corsia mancina e il centro del fronte offensivo, mentre a destra gioca Embalo. Sciaudone, Palmiero e Bruccini dal primo minuto a centrocampo. Venturato si appoggia su Finotto e Moncini in attacco. Scherzetti è il raccordo tra il reparto intermedio e quello avanzato. Meglio il Cosenza. Le due difese, nel primo tempo di gioco, hanno delle difficoltà. In casa Cosenza Idda regala due palloni giocabili agli avversari, i quali non riescono a concretizzare. Il Cittadella, squadra razionale e compatta, si rende pericolosa solo in una circostanza. Branca infila un tiro in uno squarcio apertosi nella difesa, ma Perina respinge a terra. Così anche all’11’. Gli uomini di Venturato, però, non sono mentalmente e tatticamente attenti. Sciaudone è duro negli interventi, con la giusta “cazzimma” fa infrangere su di se molti calciatori avversari. Il nuovo centrocampista sfilano si presenta al cospetto dei suoi nuovi tifosi con una grande personalità. Se il numero 16 filtra le incursioni venete, Tutino e Baez sono il cuore del gioco cosentino. I due si alternandosi per non dare ai difensori punti di riferimenti solidi (oggi l’attacco rossoblù è volutamente liquido con tre brevilinei). Ecco che al 9’ si attua quanto detto: Sciaudone recupera palla, Bruccini, servito, nel tentativo di conclusione, serve Baez e il pallone termina fuori.

Quanti errori…Il Cosenza detta i tempi di gioco, ma in fase avanzata gli attaccanti di casa sono poco profittevoli. Embalo è quello più confuso. Sia di piede che di testa. Al 16’ l’ex Palermo sbaglia il tiro e il pallone, arpionato da Corsi, viene bloccato da Paleari. Quando il gioco si sposta dalle sue parti subisce un rallentamento molto evidente. Chi invece sente la partita è Tutino. Il napoletano scende fino in mediana per avviare le operazioni silane, ma è timido quando ha l’opportunità di andare in goal: al 33’ e al 41’ quando Embalo lo posiziona davanti a Paleari che respinge il tiro centrale. Embalo se sotto porta il pallone gli scotta (al 40’ il portiere ospite lo ipnotizza), ma sulle corsie laterali può essere insidioso. Alla fine uscirà, come Sciaudone, tra gli applausi del pubblico.

Ancora “Ronaldo” SciaudoneA Verona è stato deciso appena entrato. Alla sua prima al “Marulla” Sciaudone veste l’abito migliore per omaggiare i nuovi beniamini. Al 3’ della ripresa Palmiero riprende il pallone di un’azione data quasi per conclusa. Poi una serie di scambia corti tra Embalo, il napoletano e Sciaudone, da solo a Paleari, che lo batte con un preciso pallonetto che fa esplodere il Marulla. Pacche da i compagni e poi esultanza alla Cristiano Ronaldo. Il goal suona come la tromba da carica per i Lupi. Il Cittadella si butta in trincea. Al 5’ Tutino chiama alla respinta Paleari. 11 minuti dopo Embalo serve Baez in area, che cerca di risolvere con una botta al volo, ma il pallone sfiora la traversa.

La parabola del buon “Baez”Proprio ieri Marco Giampaolo ha detto alla Gazzetta che la sua Sampdoria deve avere una precisa identità. Oltre a questo aspetto il mister si augurava: “voglio che i miei calciatori giochino a calcio divertendosi come fanno i bambini, in fondo il calcio è divertimento”. Il goal ha fatto perfezionato e amalgamato i ruoli in seno all’attacco rossoblù. Embalo si è allargato sulla fascia per alimentare la sue sete di fantasia. Ne sono usciti fuori assist che hanno ammaliato i tifosi di casa. Baez fa lo stesso sulla cors opposta. L’uruguagio in più si rivela generoso. Al 20’ Palmiero, visto il Cittadella riversato in avanti, lancia la cavalcata di Baez che supera Paleari e consegna il pallone del goal a Tutino. Il napoletano trova la tanta agognata marcatura, però al 28’ riesce pure a sbagliare un goal già fatto. Firmato il raddoppio, il Cosenza scala di marcia impegnandosi a salvaguardare il bottino messo in cassaforte. Il Cittadella, ormai consapevole dell’esito della partita, ci prova soltanto con Benedetti al 35’, ma Perina sventa il pericolo. Tutto vero, il Cosenza torna alla vittoria davanti la propria gente.