Diocesi
Il Giubileo di famiglie e fidanzati

Domenica scorsa il Cattedrale la celebrazione eucaristica, poi l’incontro all’auditorium Guarasci con il vescovo Giovanni
Le famiglie e i fidanzati della diocesi domenica scorsa si sono ritrovate in Cattedrale per la celebrazione giubilare. L’evento è stato organizzato dall’ufficio per la Pastorale familiare della diocesi. La santa Messa è stata presieduta da don Rodolfo Antonio Bruschi, assistente spirituale dell’Ufficio. La cattedrale è stata gremita da giovani coppie di sposo con i passeggini e i bambini e di fidanzati. Una bella presenza. Una presenza di speranza.
Giubileo delle Famiglie seconda parte. Dopo la celebrazione eucaristica, il momento della riflessione: brevi e moderati stacchi musicali del complesso “I ricci di mare” hanno accompagnato quattro testimonianze, celebrazione della vita che si accorge dell’altro alzando gli occhi al cielo”, come per i coniugi Francesca e Gianluca Palmieri con i loro otto figli; che sa ascoltare l’altro grazie all’incontro quotidiano con la Parola di Dio, come per i coniugi Mariella e Massimo Mauro, in cammino con la comunità del Rinnovamento dello Spirito; che sa custodire l’altro e l’ambiente compiendo piccoli passi luminosi, contemplando e difendendo la bellezza del Creato, come per Gabriella e Alessandro Scazziota dell’Arca di Noè; che sa dire grazie quando fa esperienza di accoglienza come è stato per Paula e Franco Nunez, coppia argentina da qualche tempo in Italia.La festa si è arricchita della testimonianza dei più piccoli, a partire dai due presentatori, Giovanni Paolo Guerci e Zelia Marino che hanno guidato la serata insieme a Francesco e Sonia Arnone, coppia del Direttivo dell’Ufficio famiglia. Per Giovanni Paolo “famiglia è il luogo dove si litiga ma anche s’impara a perdonare, senza permettere alle incomprensioni di prendere il sopravvento”; per Zelia è “il luogo dove non sei mai solo: nonni, zii, cugini sono punti di riferimento che aiutano a crescere ed è bello diventare grandi insieme!”. Ospiti due bambini, Marta Palermo ed Emanuele Palopoli. Marta, attraverso un suo disegno ha raccontato che la famiglia “è come una pasticceria: è sempre una gioia entrarci!”; Emanuele ha testimoniato come in famiglia anche nel dolore si può trovare qualcosa per cui gioire e come la fede non deve inibire la ricerca perché insieme scienza e fede ci sollevano in alto!Preziosa la presenza di alcuni parroci che hanno accompagnato le famiglie delle proprie comunità e del nostro vescovo, mons. Giovanni Checchinato che ha lasciato alle famiglie un messaggio colmo di gioia e speranza: “C’è una storia che il Signore ci chiama a scrivere insieme a Lui, è storia della felicità, fatta anche di momenti di fatica, di croce – ma anche quelli il Signore è capace di trasformare- . Questo nostro pezzetto di mondo manifesta una tristezza crescente. C’è sempre più gente triste che pensa si possa acquistare la felicità con il possesso. Ma non è così. Non siamo fatti per le cose, ma per le relazioni vere e, quando in queste relazioni s’inserisce l’esperienza dell’innamoramento e dell’amore, di una scelta condivisa da portare avanti con una famiglia, ciò, magari senza consapevolezza, porta bene al mondo, all’umanità perché l’esperienza di una famiglia dà sicurezza ai nostri cuori, ci permette di camminare con le spalle aperte, sicure, robuste. Grazie a tutte le coppie qui presenti perché hanno ricevuto da Dio la vocazione a far fiorire il mondo”.

