Spettacoli
Il Musical su Bernadette arriva in Italia

Lo spettacolo è incluso tra gli eventi ufficiali previsti dal calendario del Giubileo della Speranza
Il musical “Bernadette de Lourdes. Una storia straordinaria” debutta oggi a Roma all’Auditorium Conciliazione, prima di far tappa a Napoli, a Bari e a Torino e, nel 2026, negli Stati Uniti e in America Latina. Tra gli eventi culturali inclusi nel calendario dell’Anno Santo, lo spettacolo sarà in scena nella Città Eterna fino al 16 febbraio. Ha riscosso un enorme successo in Francia, dove è stato visto da oltre 400 mila persone. L’idea nasce nel 2010 dopo un viaggio a Lourdes, compiuto dai produttori Roberto Ciurleo ed Éléonore de Galard, i quali provarono una forte emozione calpestando la terra da cui è sgorgato così tanto amore misericordioso, e da cui è scaturita una tradizione mariana di assoluta bellezza e autenticità. Lo show, elaborato in unione con la Chiesa, narra la celebre storia di Bernadette Soubirous, una ragazza povera e analfabeta proveniente da una famiglia indigente di Lourdes nel sud-ovest della Francia che, l’11 febbraio 1858, all’età di quattordici anni, riceve la prima di diciotto apparizioni della Madonna presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi. La giovane si fa portavoce del messaggio soprannaturale che le comunica l’Immacolata Concezione, focalizzato sulle necessità di preghiera e di penitenza. Mantenendosi sempre risoluta nella sua posizione, la ragazza sfida i politici del tempo che l’accusano di impostura e intendono farla crollare, per porre fine al flusso interminabile di pellegrini che si recano alla grotta delle guarigioni, oggi uno dei santuari mariani più importanti al mondo. Questi incontri con la “Signora vestita di bianco, con una cinta blu e una rosa dorata su ogni piede e nelle mani un Rosario” fanno comprendere a Bernadette che, grazie alla mamma celeste, Dio si interessa di lei, che si fa prossimo dei più poveri e degli emarginati. Si fa religiosa entrando nel convento delle suore della Carità di Nevers, dove sperimenta l’amore incondizionato per Dio attraverso la recita del rosario, a cui è legata molto. Con la sua scelta di vita si prodiga per gli ammalati e per i poveri, testimoniando che la guarigione dell’anima è più importante del corpo. Muore il 16 aprile 1870 a 35 anni per un tumore al ginocchio e per la tubercolosi polmonare. Lo spettacolo presenta la vicenda della santa, interpretata dall’attrice napoletana Gaia De Fusco, e le apparizioni mariane sotto forma di inchiesta. Vengono mostrati gli incontri che la giovane ha con il commissario Jacomet (Cristian Ruiz), con l’abate Peyramale (Fabrizio Voghera), con il procuratore imperiale di Lourdes (Vital Dutour), con le sorelle Tardhivail e con tanti altri, momenti che segnano la sua vita perché viene fatta passare per pazza, viene isolata e minacciata per aver raccontato le sue visioni della Vergine. Le musiche del musical sono state curate da Grégoire, la regia e il libretto sono a cura di Serge Denoncourt, i testi sono scritti da Lionel Florence e Patrice Guirao, le traduzioni in italiano sono di Vincenzo Incenzo, la produzione originale a cura di Roberto Ciurleo e della francese Eleonore De Galard, la produzione italiana è di Fatima Lucarini, mentre quella esecutiva è di “Coesioni” che valorizza artisti e musica. Il cast include 22 artisti tra cui David Ban che, nella versione originale francese, veste i panni del padre di Bernadette, e Chiara Luppi, la madre della santa. Il cast e i produttori si sono basati su documenti autentici, che svelano la vera storia di Bernadette e le sue difficoltà di far comprendere a tutti la verità delle parole ricevute da Maria. “Bernadette è un musical adatto per tutti quanti. Sono contenta perché interpreto una giovane ragazza e, quindi, mi sento anche un po’ portavoce dei giovani nei confronti di questo musical. Il personaggio che interpreto, appunto Bernadette, è una ragazza molto forte, tenace che porta a termine la propria ideologia indipendentemente da quello che ha attorno. E un consiglio che mi sento di dare ai ragazzi di oggi è che, molto spesso, non veniamo compresi dalle generazioni più grandi. E quindi, come Bernadette, bisogna portare a termine ciò in cui si crede” ha detto la protagonista. “La sua figura è più che mai attuale oggi perché incarna il coraggio di essere sé stessi. Bernadette era una ragazza semplice, proveniente da una famiglia povera, che ha avuto il coraggio di restare fedele alla sua esperienza e alle sue convinzioni nonostante lo scetticismo e le pressioni della società e delle autorità del suo tempo. In un mondo in cui si affrontano sempre più sfide legate all’identità personale e alla pressione sociale, la sua figura rappresenta un modello di autenticità, incoraggiando a mantenere la propria integrità anche quando si è incompresi o isolati” ha sostenuto Lucarini. “Io non sono credente, la storia di santa Bernadette non mi interessava. Ho voluto raccontare la storia di una bambina testarda che ha visto qualcosa ma non la crede nessuno. E’ la storia di tante bambine, bambini, adolescenti che vogliono credere a qualcosa ma non c’è un adulto che li sostiene. Una storia normale, una storia umana, bellissima, che fa piangere e che ridere” ha detto il regista presentando alla stampa lo spettacolo dei record. Il debutto ufficiale nella giornata di oggi è stato preceduto da una prima “speciale” il 14 gennaio, a cui hanno preso parte 1600 poveri, indigenti, profughi e volontari su invito dell’Elemosineria Apostolica, dopo la richiesta formale avanzata da Fatima Lucarini al prelato e al Papa. Il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, si è detto soddisfatto per la presenza dei poveri in mezzo al pubblico perché, come dice il Vangelo, bisogna dare loro la precedenza. Al termine della rappresentazione, le missionarie della carità di Madre Teresa di Calcutta hanno offerto un sacchetto con la cena agli interessati.