Il Natale è un punto di partenza

Da quella grotta, simbolo di amore che dà fastidio, parte un messaggio per poter iniziare a pensare diversamente il nostro futuro.

A Natale il cuore si apre alla Speranza. In un momento in cui tutti siamo messi in discussione con le nostre certezze e i nostri dubbi, travolti da una crisi economica e sociale che ci rende tutti più vulnerabili, dovremmo approfittare del Natale per fermarci a riflettere sul nostro presente e sul nostro futuro, ma soprattutto a guardare il nostro rapporto con gli altri, in primis con chi soffre magari proprio accanto a noi e che si sente lontano da noi che siamo presi da troppe, ed a volte inutili, cose. Don Tonino Bello, un uomo santo che ha dato lustro alla Chiesa del secolo scorso, scriveva ai fedeli: “Vi auguro di capire che Natale non è un punto di arrivo ma di partenza. Natale non è un “punto a capo”: Natale è “due punti” : si apre, si deve aprire poi tutto un discorso. Dobbiamo tutti prendere coscienza con lucidità e determinazione che a Natale non si arriva, dal Natale si parte. Per troppi cristiani tutto finisce a Natale, mentre tutto dovrebbe cominciare da lì: conta il giorno dopo Natale. Gesù è venuto non perché tutto restasse come prima, ma perché cambiasse la vita di tutti. Natale è rinascere noi e far nascere un mondo nuovo. Natale è qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, nel nostro cuore, nel santuario della nostra libertà. E’ il nostro cuore che fiorisce, che guarisce e che fa di noi le vere luci di Natale, le vere stelle di Natale”.  Da quella grotta, simbolo di un amore che oggi dà fastidio non solo nelle scuole, ma anche nelle nostre case, dunque parte un messaggio per poter iniziare a pensare diversamente il nostro futuro. Dal Natale possiamo davvero iniziare un bel viaggio verso un mondo nuovo che ci veda cambiati dentro per cambiare ciò che ci circonda. Auguri a tutti!