Il nuovo San Vito con un project financing?

Restaurare il mitico stadio dei lupi e creare una vera e propria cittadella dello sport garantirebbe ottimi ricavi alla società. Qualcuno si è mosso per un azionariato popolare. Ecco cosa bolle in pentola.

E’ cosa purtroppo nota e recente che il calcio italiano perde, in anno in anno, sempre più appeal. In effetti il mondo pallonaro del nostro Paese si trova in una fase complicata. Società che falliscono, dirigenti e presidenti che vendono e comprano partite forse alterando il risultato, match truccati per gonfiare le scommesse e lucrare su di esse. Una Federcalcio che vede indagati suoi rappresentati di spicco. Il caso Catania…insomma una situazione che irrita molto e provoca sdegno e vergogna nei tifosi i quali vedono scomparire il vero e puro significato di fare sport. E’, infatti, recente una statistica del Guardian (quotidiano inglese) che ha preso in esame le prime giornate dei sei campionati europei più importanti per numero di spettatori presenti in base alla capienza degli impianti. La Serie A si trova all’ultimo posto con il 55,8 %. Davvero forte la Premier League con un sorprendente 98.4%, la Bundesliga con il 93,6% ed Eredevisie (Olanda) con il 90 %. La Liga spagnola si attesta al 75,4% e la Ligue 1 francese al 69,3%. Nella descrizione dei mali del nostro calcio c’è anche il problema degli impianti. Nella penisola gli stadi in maggioranza sono comunali (di cui, una cospicua quantità versa in condizioni deplorevoli) e soltanto due sono di proprietà (lo Juventus Stadium di Torino e il Mapei Stadium, del Sassuolo). Tante altre società come Roma e Milan hanno messo sul tavolo progetti importanti per la realizzazione di nuove strutture. Anche nelle categorie minori si discute di questa problematica. A Cosenza il Sindaco e Presidente della Provincia Mario Occhiuto ha affermato l’importanza di intervenire nel restauro del San Vito e della creazione di una vera cittadella dello sport. Il primo intervento sarebbe quello sul Sanvitino-Del Morgine, il campo d’allenamento, e garantire i servizi principali (igienici e per i disabili). Tuttavia da Palazzo dei Bruzi c’è stata una piccola frenata per via dei costi per l’operazione. A tal proposito è scesa in campo l’associazione “Cosenza nel Cuore” guidata dall’avvocato Antonello Aprile che sostiene l’azionariato popolare. L’associazione è convinta che una strada da seguire sia quella del project financing. La società crede nella possibilità di avere un nuovo stadio San Vito e costo zero. Il presidente Aprile con la sua associazione in questi mesi si è messo in contatto con una serie di imprenditori che sarebbero disposti ad investire per il restauro dell’impianto di Via degli Stadi senza costi per il Comune e il Cosenza Calcio. Infatti, come spiega Cosenza nel cuore, la strada dei soldi pubblici o attingere mutui risulterebbero poco praticabili per i Comuni che andrebbero a indebitarsi. Il progetto consiste nel creare il nuovo stadio dall’attuale. Formare delle strutture commerciali per far vivere 7 giorni su 7 l’area stadio. Il costo di tutto questo è a carico della società di costruzione che avrà introiti per un certo numero di anni, dalle stesse strutture commerciali per ammortizzare l’investimento economico. La proposta del nuovo stadio non deve essere considerata come un’utopia, ma come un progetto reale ed ambizioso. Lo stadio di proprietà potrebbe garantire importanti profitti alle società, basti pensare che la Juventus attualmente fattura 315 milioni di euro e lo Juventus Stadium è una delle risorse principali da cui deriva questo importante ricavo.