Il primo incontro di monsignor Nolè con il clero diocesano

L'evento in corso presso l'Auditorium Giovanni Paolo II è l'occasione per una conoscenza tra il nuovo Pastore e i sacerdoti e le attività pastorali

VICARIO PER I RELIGIOSI

“Ogni mattina nella nostra diocesi si alza un battaglione di suore, circa 300, e quasi un centinaio di religiosi”.Lo ha detto padre Antonio De Rose, vicario episcopale per la vita consacrata, nel primo incontro che monsignor Francesco Nolè ha tenuto con i sacerdoti della diocesi di Cosenza – Bisignano in Seminario. “Operano nei diversi campi della pastorale, della solidarietà, dell’accoglienza degli ultimi e delle nuove povertà, ma anche nelle opere avviate dai loro fondatori. Sono presenti in piccoli o significativi numeri tantissime delle esperienze e dei carismi che trovano in questa terra calabra un terreno fertile, sia per le vocazioni sia per vivere concretamente la spiritualità cristiana nella logica dei carismi”. Il padre ardorino ha anche fatto riferimento ai tre presidi di preghiera che abbiamo nel nostro territorio: i tre monasteri di clausura che sono “come faro profetico del senso della vita religiosa”. 

UFFICIO CATECHISTICO

Oggi c’è il tentativo di trovare strade nuove per l’evangelizzazione”. Lo ha detto padre Celeste Garrafa questa mattina durante il primo incontro di monsignor Nolè con il clero diocesano. L’evento all’Auditorium Giovanni Paolo II è stata l’occasione anche per una conoscenza tra il nuovo Pastore e i sacerdoti e le attività pastorali. Padre Garrafa ha sottolineato “la difficoltà di annunciare il Vangelo quando manca il fondamento della famiglia cristiana, da qui il tentativo, in comunione con i documenti della Chiesa italiana, di coinvolgere a vario modo i genitori nel cammino di iniziazione cristiana dei figli”.

Fra le iniziative diocesane, padre Garrafa ha ricordato “la pastorale battesimale col tentativo di accompagnare gli adulti e i giovani adulti”. Intanto domani a Treppido’ inizierà il campo laboratorio catechistico regionale, che avrà al centro il documento “Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia”. “Si spera che venga e accolto e interiorizzato dai sacerdoti per primi per continuare a realizzare una conversione pastorale per un Chiesa in uscita” – ha detto il religioso ardorino.

CARITAS

No all’assistenzialismo e alla Caritas intesa come bancomat. Il progetto dell’ufficio Caritas è stato presentato al nuovo Arcivescovo da don Bruno di Domenico, responsabile dell’ufficio. Don Di Domenico ha prese tato le iniziative diocesane, partendo dai centri d’ascolto presenti in due foranie su cinque. Un tentativo ulteriore di venire incontro alle esigenze degli ultimi. Il responsabile ha ricordato le diverse opere segno che sono nate in diocesi, soprattutto grazie ai fondi dell’8xmille Cei, e il sostegno a 29 associazioni. Fra le diverse iniziatove, “l’area senza dimora che abbiamo attivato è un segno della Chiesa in uscita voluto da papa Francesco. Questa area si è concretizzata nella nascita di una unità distrada che svolge servizio serale nell’area urbana”. Don Di Domenoco ha ricordato le attività di centro diurno della struttura “Casa Nostra” e i percorsi di accompagnamento realizzati. Un accenno anche all’area di inserimento lavorativo degli svantaggiati, una grande urgenza cui la Caritas ha cercato di ovviare con circa 70 tirocini formativi. Don Di Domenico ha ricordato anche il gemellaggio in corso con la Caritas di Atene di cui abbiamo parlato nel giornale.Del servizio del Centro missionario ha parlato invece padre Carlo Mattei, il quale ha sottolineato “il lavoro di questi 4 anni nei quale abbiamo dovuto superare la concezione dell’assistenzialismo per realizzare un approccio missionario e di accompagnamento, in un’ottica di mondialità”. Infatti, padre Mattei ha ricordato “il gemellaggio della nostra diocesi con quella di Machakos in Kenia”.

PASTORALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO – PROGETTO POLICORO

“Con i suoi 56 progetti realizzati il progetto di microcredito Il Seminatore va incontro ai giovani che sono in cerca di speranza”. A presentare a mons. Nolè il lavoro dell’ufficio per la pastorale sociale è don Salvatore Buccieri. Al centro del suo intervento anche l’adesione dell’ufficio al Prestito della Speranza promosso dalla Chiesa italiana. “L’altro progetto su cui abbiamo lavorato è stata la scuola di formazione alla dottrina sociale e politica, una strada da percorrere e da condividere con parroci e istituzioni”. Don Buccieri ha ricordato e presentato all’Arcivescovo anche l’annuale iniziativa della Marcia della Pace. “Una testimonianza della Chiesa a sostegno della pace”. Il responsabile ha poi ricordato l’impegno dell’Ufficio e del Progetto Policoro con i suoi volontari e soprattutto nelle scuole, occasione di incontro con i giovani studenti.

CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI

“La Consulta diocesana delle aggregazioni laicali è uno strumento di comunione che riunisce 40 associazioni”.A presentare all’Arcivescovo la Consulta è il suo responsabile, don Pasquale Traulo. “Essa vuole favorire la partecipazione dei fedeli laici alle attività della chiesa. È scuola di santità laicale, in una Chiesa diocesana che ha espresso figure di santità laicali particolari”. Tale associazione, che andrebbe maggiormente promossa nelle nostre parrocchie, nelle nostre parrocchie sta cercando di risalire la china per continuare a essere un ministero necessario nella nostra diocesi”. “Il laicato le chiede che gli sia indicata la strada per contribuire nell’edificazione della Chiesa diocesana e per annunciare la gioia del Vangelo”.

PASTORALE FAMILIARE

Della pastorale familiare ha parlato l’assistente diocesano, don Aldo Giovinco, il quale ha sottolineato i percorsi in atto per favorire e accompagnare il cammino delle giovani coppie. “Ci preoccupiamo di studiare e diffondere i documenti del magistero nella nostra diocesi e di accompagnare le coppie in crisi”. Don Giovinco ha sottolineato l’impegno condiviso nella pastorale diocesana familiare da parte dei diversi movimenti anche laicali presenti sul territorio.

UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI – PAROLA DI VITA

“In questi otto anni abbiamo avviato una bella esperienza di presenza nel campo della comunicazione sociale e stiamo sviluppando presenze nel mondo dei media”. Don Enzo Gabrieli, direttore dell’ufficio conunicazioni sociali della diocesi di Cosenza, ha presentato a mons. Nolè l’attività dell’ufficio, sottolineando il percorso con i giovani del settimanale diocesano Parola di Vita. Don Gabrieli ha ricordato l’impegno nella realizzazione di “piccoli corsi per promuovere la comunicazione come nuovo spazio di missione”. Ricordando il grande flusso di utenti su facebook e twitter dell’ingresso in diocesi di monsignor Nolè, don Gabrieli ha presentato il proliferare dei nuovi media come “uno spazio che ci travolge. Il villaggio globale è superato, oggi si parla di continente digitale”.In ultimo, don Enzo Gabrieli, postulatore delle Cause dei Santi, ha descritto le posizioni delle cause aperte in diocesi.

ECUMENISMO E DIALOGO INTERRELIGIOSO

Di “ecumenismo policristiano” e “con le religioni non cristiane” ha parlato don Giacomo Tuoto, responsabile diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Don Tuoto ha sottilineato anche il dialogo con i non credenti e con chi aderisce alle nuove religioni. ” Faremo con la commissione un vademecum che speriamo di dare a tutti i sacerdoti”.

CENTRO VOCAZIONALE – Seminario Diocesano

Don Mario Corraro ha presentato al padre Arcivescovo le iniziative del Centro vocazionale della nostra diocesi.”La pastorale vocazionale diocesana coltiva la preghiera, tanto che c’è una rete di preghiera composta da 250 persone” – ha detto il sacerdote, ricordando il mandato di Gesù a pregare sempre. “C’è poi l’iniziativa del ‘monastero invisibile’, con i monasteri diocesani che hanno virtualmente adottato un seminarista”. Attualmente nel Seminario ci sono 13 seminaristi. Don Corraro ha ricordato le iniziative soprattutto nel tempo precedente alle ordinazioni sacerdotali diocesane, con la veglia di preghiera del giovedì precedente. Un accenno anche alla missione di strada che il Centro vocazionale porta avanti da anni.

CENTRO DIOCESANO MINISTERI ISTITUITI

“Non rinunciare alla ricchezza dei ministeri istituiti per realizzare quanto chiesto dal Concilio Vaticano II”. È questo uno degli obiettivi del Centro diocesano per i ministeri istituiti, siccome presentati da don Santo Canonaco. Il responsabile ha parlato soprattutto dell’istituzione del diaconato permanente, figura che può aiutare nella nuova evangelizzazione. “Nella nostra diocesi c’è bisogno di una pastorale di raggiungimento delle persone là dove vivono”. Don Canonaco ha detto che “dobbiamo impegnarci a riscoprire il ministero del diaconato permanente come un dono del Concilio Vaticano II”. A margine dell’incontro odierno è intervenuto anche il diacono Franco Summaria, che collabora nell’Ufficio irc diocesano. Summaria ha voluto richiamare l’attenzione dell’Arcivescovo sul ruolo, sul servizio e sull’importanza del ministero diaconale, spesso non compreso o adeguatamente valorizzato.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

“Le problematiche odierne nell’insegnamento della religione richiedono, a parere del direttore dell’Ufficio, don Pompeo Nigro, nuovi percorsi di accompagnamento spirituale di quanti sono chiamati ad oeprare nel mondo della scuola e per i giovani per portar loro quei contenuti valoriali della fede e della società che formano i buoni cristiani e gli onesti cittadini”. Il responsabile dell’ufficio ha spiegato anche le difficoltà strutturali che durante l’anno si registrano nei rapporti con le istituzioni preposte e ha auspicato una collaborazione con i sacerdoti per far cogliere quanto sia importante il ruolo dell’insegnante di religione.