Diocesi
“Il rock’n’roll con tanta anima”: il nuovo libro di padre Massimo Granieri
Cosenza. Continua il viaggio-ricerca del Passionista bruzio nella musica contemporanea per i tipi della Claudiana
Continua, a dispetto di ogni pandemia, la produzione letteraria del padre passionista più rock che c’è: ancora una volta, Massimo Granieri, ritorna per la gioia dei suoi lettori, con un nuovo libro Il rock’n’roll con tanta anima (Claudiana), tra musica e spiritualità cristiana, per avvicinare sempre più appassionati del genere musicale contemporaneo al messaggio evangelico.
A dare sostegno, sia dal punto di vista della critica di settore che teologico alle parole di Granieri, in prefazione Andrea Monda, giornalista de L’Osservatore Romano e in postfazione, don Antonio Gatto, professore di Cristologia, confratello nel sacerdozio nella Diocesi di Cosenza-Bisignano. Questa seconda pubblicazione segue al già fortunato volume Il Vangelo secondo il rock (Claudiana 2018), pubblicato assieme allo scrittore e giornalista, Luca Miele.
Passione per Cristo, passione per la musica e relazioni umane nutrite di fraternità sostengono, ancora una volta, il “viaggio di Granieri nella storia del rock”: da Hendrix ai Beatles, dal Duca Bianco e sino papa Francesco e la sua lotta da autentico leader globale per tutelare l’ambiente, per giungere infine a scorci di cronaca con i fatti di Taranto. Il tutto ripercorso con gli occhi di chi, da anni, vuole sfatare il falso mito della musica rock come suono demoniaco, in una sensibile e mai offensiva ricerca di Dio, anche attraverso l’analisi di liriche d’artisti “dubbiosi e con poche speranze per l’aldilà” come Lucio Battisti, Giovanni Lindo Ferretti o i Depeche Mode, quest’ultimi tra i gruppi favoriti dal nostro “prete deejay radiofonico”, come lo definisce lo stesso Monda.
A dimostrazione che attraverso la bellezza, e dunque le arti, l’intelligenza di Dio che ispira in ogni tempo l’uomo, potrà trovare vie non convergenti, ma kairòs di salvezza “guilfordianamente” divergenti per comunicarsi al mondo. E, in questi tempi di pandemia, lo abbiamo sperimentato: un buon libro è un bene autenticamente essenziale, quasi una medicina, per non cadere in derive psicologiche catastrofiche durante le ripetute, seppure necessarie, continue chiusure domestiche. Per cui, non ci resta altro che augurarvi una buona lettura (per info: www.claudiana.it)