In corso in Cattedrale le Sante Quarantore

Lunedì e martedì in Cattedrale la preghiera della comunità diocesana. 

L’evangelista Luca ha tramandato che Gesù esortava i discepoli a «pregare continuamente»: con questo spirito, in questi giorni prima delle Ceneri, la comunità cristiana si è riunita presso la Cattedrale di Cosenza per le “SS. Quarantore”, momento di preghiera continua dedicata all’adorazione e alla lode per la santificazione della Chiesa diocesana, proposta alla vigilia della Quaresima. Molti i fedeli e i gruppi attivi in diocesi giunti per accostarsi al Santissimo Sacramento, animando, ora dopo ora, la preghiera. Le ore serali, in particolare, hanno donato suggestivi momenti di spiritualità, rievocando le parole dal salmista «come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera»: le mani alzate nella preghiera, al termine di giornate cariche di oneri e di fatiche, rappresentano la volontà di creare un ponte efficace di comunicazione tra il cuore dell’uomo e Dio. Il salmo ricorda, inoltre, che è necessario unire il culto alla nostra vita quotidiana. L’orazione espressa con cuore puro e l’orante stesso, diventano sacrificio unico gradito a Dio. A tal proposito San Paolo nella Lettera ai Romani scriveva: «Vi esorto ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio». La comunità diocesana, così iniziata al cammino quaresimale, denuda il proprio animo sotto lo sguardo dell’amore di Dio Padre, di Dio Figlio e di Dio Spirito Santo, tenendo a mente il tratto distintivo del cristiano: l’essere «pronti sempre a rendere ragione della speranza» che è in ognuno di noi, a partire dalla preghiera.