In diocesi le celebrazioni per i bimbi abortiti

Portati avanti dall'associazione Marco16, già diverse le parrocchie che hanno aderito. Il primo momento di preghiera vissuto nella comunità di San Vito.

Diverse parrocchie della diocesi stanno aderendo alla celebrazione di S.Messe per ricordare i bambini abortiti e le loro madri. Un vero e proprio progetto di evangelizzazione, portato avanti dall’associazione pro life “Marco 16”, che culminerà nella partecipazione alla 7ª Marcia Nazionale per la Vita, prevista per il prossimo 20 maggio a Roma. La prima celebrazione si è svolta a Cosenza nella chiesa di San Vito Martire sabato 18 marzo. Unico intento è la preghiera comunitaria affinché ogni donna che ha abortito possa riscoprire l’abbraccio misericordioso di Cristo. Un’iniziativa che vuole riaccendere nei cuori la speranza e, soprattutto, sensibilizzare le coscienze affinché ogni madre possa sentirsi accompagnata e sostenuta nel periodo della gravidanza. L’hashtag utilizzato, #èvivo, vuole porre l’accento sul fatto che la vita inizia sin dal concepimento, che quel bambino non ancora nato è unico ed irripetibile nel tempo e nello spazio. Tanti Santi degli ultimi tempi hanno speso la loro vita a tutela della vita debole ed indifesa: basti pensare a Madre Teresa di Calcutta e a Giovanni Paolo II. Molti medici hanno dedicato la loro esistenza alla ricerca per scoprire le cause che determinano le malattie genetiche con l’unico intento di trovare una cura per i piccoli pazienti, si pensi al grande genetista francese Jérôme Lejeune.  Lo stesso Papa Francesco ha sempre messo in guardia dalla “cultura dello scarto”, cultura che pensa di eliminare la sofferenza sopprimendo il sofferente. Una cultura della morte che sta portando l’Italia e l’Europa ad un crollo demografico senza precedenti. Ritornare ad accogliere il dono dei figli, allora, non è solo dovere evangelico, ma responsabilità sociale. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’associazione: www.marcosedici.it.