Inaugurata la Biblioteca diocesana a Lungro

Dedicata al primo eparca Giovanni Mele conta già un patrimonio di oltre 15000 volumi

“L’abbiamo desiderata e voluta come punto di riferimento per lo studio e la ricerca della nostra cultura e della nostra tradizione ecclesiale, liturgia e sacramentale”. Così ha salutato l’inaugurazione di questo faro di cultura l’eparca monsignor Donato Oliverio che con orgoglio l’ha presentata ai suoi fedeli e all’intera regione calabra. Un patrimonio di oltre 15.000 volumi, con dei fondi importanti come quelli provenienti da alcune parrocchie  o da alcune famiglie come quella Rodotà o da presbiteri come il protopresbitero Antonio Bellusci. “Abbiamo investito tanto su questo presidio, che abbiamo inaugurato nell’ambito del nostro centenario” ha ricordato monsignor Oliverio che ha voluto consegnare così alla storia le radici di una Chiesa che da un secolo è stata eretta ma che da più secoli vede i suoi figli tra i villaggi e le città calabre. Una grande sezione è dedicata alla storia e anche alle persecuzioni dei cristiani in Albania, alla produzione letteraria, nella quale si incastona gli eventi di migrazione di quelle popolazioni verso il sud Italia ed in particolare la Calabria. Agli studiosi la Biblioteca offre la collezione completa dell’Osservatore Romano sin dalla sua nascita sfogliabile elettronicamente, buona parte del quotidiano avvenire, degli Atti della Sante Sede e del Bollettino “Oriente Cristiano”. Fra tutti spicca l’edizione completa della patrologia greca e latina del Migne. Ora la seconda fase sarà l’inventariazione elettronica per inserire anche questo luogo culturale nella rete nazionale delle biblioteche ecclesiastiche italiane.