Inaugurato l’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico calabro

La relazione di monsignor Varone ha dato inizio al nuovo Anno. Il numero delle cause introdotte e la necessità di un servizio in comunione con le pastorali familiari.

Nel Tribunale ecclesiastico calabro nel 2016 sono state introdotte 115 nuove cause di nullità (1 in meno dell’anno precedente) mentre ne sono state esaminate 309 (41 in meno rispetto al 2015), decise 144 (6 in meno), 6 quelle archiviate o dichiarate concluse. 159 sono quelle pendenti, 35 in meno rispetto al 2015. È il dato fornito oggi pomeriggio a Reggio Calabria dal vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico calabro, monsignor Vincenzo Varone, aprendo il nuovo anno giudiziario alla presenza di tutti i vescovi calabresi riuniti per la sessione invernale della Conferenza episcopale calabra. I lavori sono stati introdotti dai saluti di monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e moderatore del Ter Calabro, e del presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Vincenzo Bertolone. Delle 144 cause decise, 33 sono già esecutive a tutti gli effetti di legge, ha detto mons. Varone, spiegando che delle 144 cause 137 hanno avuto esito “affermativo” (matrimonio dichiarato nullo). Per quanto riguarda i capi di nullità i dati più significativi riguardano il “grave difetto di discrezione di giudizio” e l’esclusione della prole, oltre “ad assumere gli oneri coniugali per causa di natura psichica”.

“Il quadro evidenzia – ha spiegato mons. Varone – come nei fedeli della nostra regione siano presenti delle carenze psico-strutturali ma anche la necessità di formazione umana e cristiana: per questo richiamiamo il necessario sostegno della Pastorale familiare, così come già precedentemente sostenuto e auspicato dal recente Sinodo per la Famiglia”. È anche “forte – ha aggiunto il vicario giudiziale – la tendenza ad escludere l’indissolubilità del vincolo e la procreazione: un dato culturale ma anche economico che non permette ai coniugi di essere sereni nella progettualità della loro famiglia, che entra in crisi sentendosi inadeguati al dono della paternità/maternità”. Rispetto alle “nostre precedenti statistiche la vita del matrimonio è diminuita di un anno rispetto al 2015 e di 7 anni rispetto al 2010: ciò interpella la nostra Chiesa di Calabria a una maggiore attenzione alla formazione dei fidanzati per condurli ad una scelta matrimoniale più consapevole e responsabile”, ha poi sottolineato. La prolusione dell’aperura dell’anno giudiziario del Ter calabro è stata tenuta da monsignor Gianpaolo Montini, promotore di giustizia del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica sul tema “Competenza e prossimità nella recente legge di riforma del processo per la dichiarazione di nullità del matrimonio”.