Attualità
J-Factor. La giovane Romilda in finale
Le sue canzoni parlano del dono della vita e della Speranza da cercare in ogni situazione
Si avvia al termine la XII edizione di J-Factor, il talent di Cristian Music nato nel 2009 che da tanti anni sta offrendo un palcoscenico e un trampolino di lancio a band e giovani artisti. Per questa edizione sono servite ben 9 audizioni per selezionare i 12 finalisti – tra i 151 iscritti provenienti da tutta Italia – che si sfideranno a suon di musica il prossimo sabato 20 marzo nella finale che decreterà il vincitore.Tra questi la “nostra” Romilda Cozzolino, originaria di Mendicino, cantautrice e appassionata di musica che parteciperà alla finale della XII edizione del talent “con due canzoni già edite su Youtube e una inedita scritta apposta per la finale” – ci ha raccontato con la gioia e l’emozione di chi è consapevole di aver già raggiunto un traguardo importante.“L’idea di partecipare a J-Factor mi è venuta grazie alla proposta fatta da due amiche che mi hanno incoraggiata a partecipare a questo contest” – ci racconta ancora Romilda. “Così mi sono lasciata stuzzicare dall’idea pensando che, come sempre accade nella mia vita, sarebbe stato il Signore a tracciare la strada”. Da qui la giovane e talentuosa artista si è subito messa a lavoro scrivendo le canzoni con le quali proporsi alla giuria e che oggi le consentiranno di essere tra i protagonisti della finale. Canzoni che parlano “del dono della vita, denunciandone ogni forma di violenza, sia fisica che psicologica; testi che provano a spiegare la bellezza di seguire Gesù, della preghiera che nasce nel dolore e nella sofferenza lì dove c’è quel germe di speranza che ti consente di scorgere in quello he ti capita l’inizio di una storia più bella”. Da qui il racconto entra nel vivo della competizione. “Dopo la prima tornata di audizioni sono arrivata tra i primi sessanta; nel mese scorso si sono poi disputate le semifinali che per il sud Italia si sono svolte a Lamezia Terme. Inizialmente pensavo di non avercela fatta… la chiamata tardava ad arrivare quando inaspettatamente in tarda serata la giuria mi comunicò che sarei volata a Milano per ‘sfidare’ gli altri undici finalisti”. Sfida e competizione che in realtà non esprimono per nulla l’aria che si è respirata nel corso di tutta la gara “perché tra i concorrenti c’è il massimo rispetto, ci si incoraggia e sostiene a vicenda”, ci confida ancora la giovane cantante che ha intenzione di usare questa occasione come un modo per “rilanciare il mio progetto, che si era un po’ fermato, e avere una possibilità di far sentire la mia musica e continuare la mia missione che è quella di cantare per Lui, con il talento che il Signore mi ha dato”. Ad aspettarla, se la giuria deciderà di premiarla come prima classificata, un contratto discografico di un anno con la Hopeful Music e un videoclip e la promozione. Insieme a questo la “possibilità, quando sarà possibile, di aprire concerti di artisti o music band cristiane”. Allora non ci resta che prenotare il biglietto e fare il tifo per lei.